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Home Notizie 2 Europe

L’Albania sul "Bruxelles Express"

di Egli Haxhiraj
26 Ottobre 2008
in 2 Europe
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È l’espressione più congeniale per definire la grande opportunità che si prospetta innanzi a noi, ovvero quel “viaggio del cambiamento” che porta all’adesione nell’Unione Europea. Tuttavia prima del processo d’integrazione c’è un iter di avvicinamento lungo e impegnativo, e non serve illudersi ,il promotore e il sostenitore di questi processi non può essere solo lo Stato Albanese, ma l’intera società civile, le imprese, i professionisti, i funzionari pubblici, gli studenti, i cittadini albanesi.

È in quest’ottica che da un lato bisogna fare quadrato, cercare di smuovere le coscienze e con esse l’opinione pubblica ad esercitare una pressione costante sulle istituzioni e dall’altro è estremamente necessario favorire il ricambio generazionale, attraverso il diritto di voto, a cominciare dalla prossima legislatura.

Tutto quest’entusiasmo trova la sua causa nei recenti avvenimenti che hanno interessato in prima persona il nostro paese, mi riferisco alla firma nel 2006 dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ratificato da buona parte degli stati membri), insieme al Partenariato d’Adesione approvato nel 2007 e l’IPA ( periodo 2007-2013) gli sviluppi in questione hanno reso la prospettiva d’avvicinamento all’UE tanto tangibile quanto concreta.

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L’importanza dell’A.

S.

A. si evince anche dalla tabella di marcia proposta dalla Commissione nel 2005 e accettata dal Consiglio nel 2006 con riferimento ai paesi dei Balcani occidentali, ove si afferma che « i risultati soddisfacenti di un paese riguardanti il rispetto degli obblighi derivanti dal suo accordo di stabilizzazione e di associazione saranno requisiti essenziali sui quali si baserà la CE per esaminare un’eventuale domanda di adesione»

Per meglio comprendere il valore e la portata di questi accordi bisogna tenere presente che sono strumenti previsti dalla Strategia di adesione, definita per ciascun processo e per ciascun paese,candidato o possibile candidato, al fine di sostenere la loro preparazione ad una futura adesione. La Strategia d’adesione si è rivelato un mezzo efficace perché permette agli stati di allinearsi con la CE in maniera graduale, creando anche un sistema di finanziamento direttamente proporzionato ai risultati effettivamente conseguiti (IPA).

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Per capire il contesto in cui si collocano i suddetti accordi basta evidenziare nella strategia di adesione gli strumenti principali che la compongono, ovvero:

Accordi bilaterali; conclusi fra la CE, stati membri e ogni paese candidato, servono da quadro bilaterale al dialogo e alle trattative. È il caso dell’Accordo di Stabilizzazione e di Associazione firmato a Lussemburgo il 12 Luglio’ 06 dopo tre anni di negoziati. L’entrata in vigore è prevista al deposito della 27-esima ratifica, e mancano all’appello Germania, Grecia e Francia; dal 6 Dicembre’ 06 invece è in vigore l’accordo Interim per il commercio e la cooperazione. commerciale.

L’A.

S.

A. ha come scopo quello sostenere l’Albania nel rafforzamento dello stato di diritto e della democrazia; dare un contributo per stabilità politica, economica e istituzionale nonché la stabilità regionale; assicurare il dialogo politico tra le parti; lo sviluppo di una cooperazione economica internazionale anche attraverso l’adeguamento della legislazione a quella comunitaria;favorire lo sviluppo sino all’instaurazione progressiva di una zona di libero scambio tra la Comunità e l’Albania;infine implementare la cooperazione ragionale.

Partenariati per l’adesione formano, per ciascun paese, un quadro individuale allo scopo di aiutarli a preparare la loro adesione. Fin ora sono stati approvati dal Consiglio tre Partenariati di cui l’ultimo nel 2007 è stato approvato con Decisione del Consiglio su proposta della Commissione in ragione delle considerazioni contenute nel Rapporto di Progresso 2007. Il Partenariato espone in modo particolareggiato i principi e i settori prioritari (sotto forma di priorità a breve e medio termine) basati sui criteri di Copenaghen e per i quali dobbiamo rafforzare le nostre istituzioni, le infrastrutture, la legislazione e intraprendere delle riforme in specifici settori. La peculiarità di questo strumento politico-programmatico sta nel fatto che il documento si evolve con i Rapporti di Progresso, prende atto degli obbiettivi raggiunti e prevede nuove priorità.

Programmi nazionali per l’adozione dell’acquis communautaire(PNAA) sono previsti dai Partenariati per l’adesione e sono stabiliti da ciascun paese candidato. Presentano un calendario per mettere in atto le priorità definite dal PA e le risorse umane e finanziarie assegnate a tal fine.

IPA o strumento di assistenza pre-adesione, ha come base giuridica il REG 1085/2006 del Consiglio, costituisce l’aiuto finanziario a favore dei paesi candidati (e dei candidati potenziali ). Gli interventi previsti nell’ambito dell’IPA possono interessare cinque misure ma verso l’Albania, paese potenzialmente candidato, ne confluiscono “soltanto” due: sostegno alla transizione e rafforzamento delle istituzioni; cooperazione trans-frontaliera. L’IPA per il 2009 se approvata prevede un fondo di 90 milioni di EURO, dovrebbe entrare in vigore secondo il relativo Calendario per la prima misura tra luglio e settembre 09.

Questa è la prospettiva Albanese nell’immediato futuro. Oltre ce la procedura di adesione, dalla quale ci separa un radicale mutamento della nostra società; nonché il graduale abbandono di schemi logici anacronistici, ahimè molto diffusi nel nostro paese. L’esempio lampante sono i cittadini che non guardano alla gestione della res pubblica come una priorità per il benessere di tutti ma come una cosa estranea ai loro interessi. Il fatto che un progetto di legge sulla proprietà comune e obbligatoria negli edifici ha suscitato un’ondata d’incomprensione da parte di proprietari di immobili, ne è la dimostrazione. Alcuni non concepiscono il pagamento delle spese per il mantenimento in buono stato delle scale perché credono erroneamente che non siano di loro proprietà. Insomma per dare una speranza a questo paese bisogna investire sulla cultura, e spiegare e insegnare ai giovani, futuri cittadini dell’unione, che essere cittadino europeo significa condividere certi valori, uno di questi è anche il diritto ad un futuro migliore. Futuro che non possiamo costruire senza aver prima tagliato i ponti con il passato. Per far questo ce una sola occasione ,rappresentata dal ‘treno del cambiamento’; il Bruxelles Express è giunto in stazione. Sta a tutti noi, far salire il nostro paese. Per completare il quadro manca un tassello fondamentale ovvero la procedura di adesione cosi come prevista dall’art.49 del trattato costitutivo della CE.

In estrema sintesi la procedura di adesione si articola in tre fasi di cui la prima,la Fase Preliminare si è vista affermarsi nella prassi solo di recente con l’adesione di Romania e Bulgaria nel 2007. In questa fase C.

D. dei Negoziati di Pre-Adesione, gli stati canditati debbono dimostrare di rispondere ad alcuni criteri rectius, vale a dire che devono sussistere al momento dell’adesione. Detti criteri sono stati fissati dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993, da cui prendono il nome, e consistono in: Criteri politici.

E necessario il raggiungimento di una stabilità istituzionale tale da garantire la democrazia, il principio di legalità, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze, l’affermazione dello stato di diritto.

Criteri economici.

L’esistenza di un economia di mercato funzionante nonché la capacità di rispondere alle pressioni concorrenziali alle forze di mercato all’interno dell’unione.

Criteri relativi all’acquis communautaire.

La capacità che hanno gli stati candidati di accettare e mantenere gli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Comunità Europea inclusa l’adesione agli obiettivi di un’Unione economica e monetaria.

Solo dopo L’esercizio di verifica, la Commissione attesta il rispetto dei suddetti criteri pubblicando una relazione di verifica per il paese candidato, nella quale esamina in particolare la capacità dello stesso di ottemperare all’obbligo di applicare tutto l’acquis fin dal primo giorno di adesione, il Consiglio europeoautorizza i negoziati veri e propri.

Si accede cosi alla seconda e alla terza fase che si svolgono in contemporanea. La seconda fase si esaurisce all’interno delle istituzioni Comunitarie. Inizia con la trasmissione della domanda di adesione al Consiglio che decide sull’ammissione all’unanimità, previa consultazione della Commissione e previo parere conforme del Parlamento europeo.

La terza fase si svolge all’esterno, in essa si definiscono le condizioni per l’ammissione e le gli adattamenti tecnici ai Trattati istitutivi. Ne seguirà la stipulazione di un accordo internazionale (Trattato D’Adesione) tra stati membri da una parte e stato candidato dall’altra, il trattato cosi firmato sarà ratificato daciascuno degli stati contraenti in conformità delle rispettive norme costituzionali.

Argomenti: AlbaniaUnione Europea

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