Trasferimento di best practices, rafforzamento dei partenariati e sostenibilità dei progetti: secondo queste tre leve, le regioni italiane stanno costruendo la coesione territoriale europea.
Il Prices, Programma Regionale Integrato di Cooperazione Economica e Sociale, intende valorizzare il ruolo del sistema Italia nell’ambito della politica comunitaria di sostegno ai processi di crescita dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo e di integrazione in Europa dei Paesi balcanici quali Serbia, Bosnia e Herzegovina, Albania. Sono attivi 14 programmi integrati, 8 per l’area mediterranea e 6 per quella balcanica, e 42 sub-progetti: costituiscono una vera e propria azione di sistema, una rete internazionale fra i territori. Puglia e Basilicata stanno puntando rispettivamente sulla pesca e su business cooperation e decentramento amministrativo a favore delle pmi. Il Prices è in linea con la pianificazione dell’Unione europea 2007-2013, a favore della crescita e dell’occupazione, la cosiddetta strategia di Lisbona. Il progetto si rivolge alla cooperazione economica tra sistemi produttivi locali e lo sviluppo rurale, con l’obiettivo di migliorare l’ambiente economico e sociale in un’ottica di integrazione di filiera. Oltre all’Apq Balcani si sta lavorando al Programma Ipa Adriatico per il quale si prevede, già nella prossima estate, la pubblicazione della seconda “call”. Un’opportunità di cui apprezza le potenzialità il console generale d’Albania Bashkim Bekteshi, presente al Forum barese insieme a Roland Kristo, direttore generale della Direzione delle Politiche per la Pesca del Ministero dell’Ambiente della Repubblica d’Albania. Quest’ultimo ha ricordato gli sforzi che sta compiendo il governo albanese per avvicinarsi quanto più possibile alle norme comunitarie e la volontà di “rendere il settore della pesca in Albania sempre più coerente con i processi di sviluppo nel Mediterraneo e in Europa. L’obiettivo è consolidare i processi esistenti, meccanismi ben consolidati di cooperazione e collaborazione con le regioni italiane, ma anche far leva su assistenza tecnica, ricerca scientifica, associazionismo, formazione: solo così si rafforzano le alleanze nell’idea di un mutuo interesse”. Il progetto è stato presentato e discusso in una due giorni a Bari e Matera.
PUGLIA – “È necessario cominciare a ritenere l’economia del mare un settore imprenditoriale di qualità, in un quadro sostenibile e compatibile con le nuove normative europee”. Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, ha introdotto i lavori del Forum “Economia del mare e sviluppo della cooperazione tra Albania e Puglia” organizzato a Bari nell’ambito delle attività del progetto Prices, puntando sulla cooperazione. “La pesca è un settore su cui c’è forte tradizione tanto sulla sponda pugliese tanto su quella orientale”. Ma è necessario un cambio di passo. Bisogna puntare a fare rete “per dare al comparto una vocazione di tipo imprenditoriale”. La Puglia ambisce a dare al progetto sostenibilità d’impresa e per questo a porre le basi sulla capacità di intercettare un progetto di filiera che connetta sia la produzione ittica che la trasformazione, senza sottovalutare il rispetto e la tutela delle risorse della terra e delle acque al di qua e al di là del mare. “Quello della pesca è un terreno fertile per immaginare una cooperazione concreta tra l’Italia e l’Albania, paesi che condividono un bacino naturale e una grande esperienza nel sistema delle attività connesse alla pesca”. Per Dario Stefano, assessore all’Agricoltura e alla Pesca della Regione Puglia “lo scenario che viene proposto dall’Unione europea descrive un nuovo Regolamento che disciplina modalità diverse di pesca il cui obiettivo è tutelare gli stock ittici e costruire un modello di sviluppo che tenga insieme le due sponde marine. Ma tenga insieme anche l’obiettivo di una filiera produttiva della pesca: abbiamo bisogno di un recinto territoriale più ampio con flussi produttivi che abbiano dimensioni apprezzabili, una ragione in più per potersi innovare e leggere nuove opportunità con gli altri Paesi”. Come ha spiegato il presidente di InnovaPuglia Sabrina Sansonetti, soggetto attuatore del progetto Prices in Puglia, “fino ad oggi sono state promosse numerose iniziative indirizzate alle pmi albanesi e pugliesi, con la finalità di agevolare il dialogo tra realtà produttive e facilitare la formalizzazione di partnership imprenditoriali. Quello di Bari però, è il primo incontro diretto tra imprenditori del settore della pesca, un’occasione per riflettere sull’importanza strategica di progetti mirati nelle acque del Mare Adriatico”. BASILICATA – Obiettivo del progetto internazionale è il rafforzamento della cooperazione economica tra i sistemi locali e i settori produttivi italiani, in un’ottica di integrazione di filiera, mediante la fornitura di beni e servizi e il supporto a possibili joint-venture. Prices agisce su settori prioritari per il rilancio dei sistemi economici locali ed è articolato su due livelli complementari e sinergici. Il primo prevede scambi di esperienze, rafforzamento del partenariato, attivazione del portale della rete, ricognizione delle potenzialità di business cooperation, animazione territoriale in Italia, realizzazione di una guida all’investimento sulle aree dei Balcani d’interesse. Il secondo permetterà di migliorare, in ciascun Paese, l’ambiente economico e sociale, per attivare stabili e proficui rapporti di cooperazione economica. Sono previste inoltre attività per le piccole e medie imprese comuni a tutti i territori, per il rafforzamento delle controparti locali e la progettazione economica di interventi, attività per le pmi dell’Albania, della Bosnia Erzegovina e della Serbia per la realizzazione di iniziative pilota di cooperazione economica; attività di sviluppo rurale in Serbia e Bosnia Erzegovina a sostegno delle istituzioni locali e della promozione dello sviluppo rurale nei singoli territori; attività volte al miglioramento qualitativo delle competenze professionali nella cooperazione economica internazionale decentrata e della progettazione comunitaria.