L’UE ha varato ieri un pacchetto di nomine che riguarda le sue rappresentanze diplomatiche dell’Unione in 25 paesi tra cui anche quella di Tirana. Al termine del suo mandato, il rappresentante UE in Albania, il tedesco Helmuth Lohan, lascia il posto all’italiano Ettore Sequi.
Un nuovo assetto per l’Ufficio di Rappresentanza dell’Unione Europea a Tirana, in un momento delicato sia a livello di politica interna che estera dell’Albania. Sequi è un diplomatico italiano di origine sarda, che non è nuovo al contesto albanese in quanto ha prestato servizio come vice ambasciatore a Tirana tra il 2000 e il 2004. Durante la sua carriera, Sequi è stato anche console a Teheran, rappresentante italiano all’ONU, consigliere del ministro degli esteri dal 1998 al 2000 e poi ambasciatore italiano a Kabul e contemporaneamente rappresentante dell’UE in Afghanistan. L’Albania si è vista assegnare una nomina di alto spessore che sicuramente avrà le competenze, le capacità e sopratutto la sensibilità di accompagnare il paese delle aquile verso l’Unione europea. Ieri, la stampa italiana e ambienti politici hanno sottolineato come questa sia una sconfitta per l’Italia perché è quasi insignificante andare in un paese cosi piccolo e internazionalmente insignificante come l’Albania. Ovviamente sono considerazioni del tutto legittime, ma che lasciano un po’ perplessi perchè sottolineano una conoscenza superficiale dei rapporti italo – albanesi, anche a livello economico. Forse bisognerebbe cominciare a pensare ad una politica estera più attenta nei confronti dei Balcani e dell’Albania in particolare che miri a sviluppare le eccellenze e istaurare una cooperazione decentrata che tenga conto anche del milione di albanesi che vivono dentro l’UE.