I due gruppi principali di destra e sinistra europea al Parlamento europeo, il PPE e i S&D, hanno concordato oggi una proposta di accordo per la soluzione della crisi politica in Albania che la maggioranza e l’opposizione albanese dovranno accettare visto la scarsa volontà e capacità di risolverla da soli.
È stato il Vice presidente della delegazione per i Balcani del Parlamento europeo, Victor Bostinaru, a rivelare l’esistenza della proposta che se accolto, i presidenti dei gruppi parlamentari del PPE e S&D lo firmerebbero insieme a Berisha e Rama. Ma se i leader albanesi non dovessero accettare la proposta del Parlamento europeo, i due gruppi sarebbero disposti a “congelare” qualsiasi rapporto con l’Albania, incluso quello della liberalizzazione dei visti.
Alla domanda di Top-Channel sull’iniziativa dell’organizzazione dell’incontro, Bostinaru risponde: “La proposta è stata redatta da entrambi i gruppi politici del Parlamento europeo. I due leader a Tirana sono pienamente a conoscenza del contenuto. A nostro parere, è sufficientemente flessibile per essere accettato da entrambe le parti, ma dipende dalla loro decisione. Essi devono essere consapevoli degli effetti e delle conseguenze di questo accordo”.
L’incontro è stato segreto non solo per i media ma anche per molti dei eurodeputati. Nella riunione i due gruppi parlamentari europei sono stati rappresentati dai loro Presidenti e vice-presidenti, e secondo fonti della tv albanese Top-Channel, è stato presente anche il Capo della delegazione per i Balcani del Parlamento europeo, Eduard Kukan.“Stiamo facendo ciò che possimo da parte nostra per risolvere la crisi politica, perché fa male al paese, sta danneggiando il suo futuro e il progresso verso l’UE. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo e ora spetta a loro di raggiungere un accordo. Dobbiamo incoraggiarli e spingerli a farlo, perché finora non abbiamo notizie in merito”, ha detto Kukan.
L’incapacità e la mancata volontà della classe politica albanese di risolvere la crisi ha portato gli europei ad intervenire definitivamente, imponendo una risoluzione che dovrà essere accettata da entrambe le parti. Non credo che una delle parti sarebbe in grado di prendere le responsabilità in caso decidesse di rifiutare la risoluzione. Insomma, la condizione “prendere o lasciare” posta dall’Ue è tardiva(giustamente, loro credono ancora nella politica albanese, gli albanesi un po’ meno) ma efficace. A quanto pare, loro ci tengono di più dei nostri eletti all’integrazione dell’Albania.