Non meno di 420 euro sarà lo stipendio per coloro che accetteranno di lavorare nella ricostruzione post terremoto che avrà inizio al più presto. La notizia è arrivata dal Primo Ministro Edi Rama, che ha dichiarato oggi, 2 marzo, in Parlamento che non sarà accettata uno stipendio inferiore a tale importo.
“Abbiamo coinvolto 300 studenti delle scuole professionali del terzo e quarto anno, per ingaggiarli nel campo del dell’edilizia dove riceveranno non solo formazione ma saranno coinvolti direttamente nei lavori di ricostruzione, acquisendo un’esperienza diretta.
Saranno chiamati tutti gli esperti in questo campo che vogliono lavoro. Una delle maggiori sfide è la grande necessità di manodopera in questo settore. Il processo della ricostruzione prevede nuovi posti di lavoro e richiede manodopera con una certa qualificazione nel settore della costruzione.
Siamo pronti a fornire formazione per tutti coloro che hanno questa necessità, ma rimane una sfida in quanto molti posti di lavoro sono vacanti, poiché coloro che si lamentano di non avere un lavoro vogliono scegliere lavori soprattutto nel settore pubblico. Mentre abbiamo bisogno di braccia esperte nel settore. Il governo costringerà le imprese di costruzione a stabilire un salario pari al salario medio pagato in Albania, ovvero 420 euro.
Non accetteremo che le imprese paghino il salario minimo di oggi o qualcosa in più. Lo stipendio sarà imposto dal governo e sarà intorno allo stipendio medio attualmente in Albania, con tutte le assicurazioni.
Ma apriremo le frontiere anche per i dipendenti stranieri, dando alle aziende l’opportunità di reclutare stranieri per lavorare in Albania, se necessario. Il lavoro statale è riservato agli studenti eccellenti o a coloro che provengono da altre esperienze di successo. Quindi il percorso per trovare un lavoro nel settore statale sarà sempre più difficile.” ha detto Rama.
Le dichiarazioni di Rama arrivano a pochi giorni da un altro annuncio fatto nel congresso del Partito Socialista, dove aveva rilanciato un nuovo piano economico che prevede tra l’altro l’aumento del salario minimo a 243 euro.