Il numero di utenti attivi in telefonia mobile ha subito un brusco calo durante la prima metà di quest’anno, registrando il primo trend in negativo da quanto i servizi di telefonia mobile sono stati lanciati nel paese.
Un rapporto trimestrale dell’Autorità della Comunicazione Elettronica e Postale Albanese – AKEP, l’organismo di controllo delle comunicazioni elettroniche dell’Albania, evidenzia come il numero di abbonati attivi di telefonia mobile – ovvero coloro che hanno effettuato o ricevuto almeno una chiamata o un messaggio – sia sceso a 2,7 milioni nel secondo trimestre del 2018, in calo del 5,8% rispetto al primo trimestre dell’anno e del 21,2% rispetto alla metà del 2017, quando l’Albania aveva 3,47 milioni di utenti attivi.
Il calo è dovuto in parte anche al sempre maggior utilizzo di app per smartphone (come WhatsApp, ad esempio) che sostituiscono le funzionalità del telefono vero e proprio, in un momento in cui le tariffe di telefonia mobile sono leggermente aumentate in seguito al forte calo dei ricavi degli operatori.
Plus, di proprietà albanese, contava circa 205.800 abbonati attivi alla fine del 2017 quando è uscito dal mercato dopo sette anni di attività, lasciando quest’ultimo nelle mani di tre operatori stranieri (Vodafone Albania, Telekom Albania e Albtelecom), i quali hanno registrato significative riduzioni nel numero di abbonati di telefonia mobile.
Sempre i tre operatori restanti hanno un totale di circa 4,87 milioni di abbonati in base al numero di schede sim vendute, il che significa che almeno ¾ della popolazione residente nel paese utilizza più di un numero di telefono.
Recentemente, l’AKEP ha espresso la propria preoccupazione per questo trend al ribasso registrato dagli operatori di telefonia mobile, poiché – a lungo termine – potrebbe incidere negativamente sugli investimenti e sulla qualità del servizio nel paese.
Nel 2017 un abbonato albanese attivo ha pagato una media di 0,024€ al minuto e ha speso in media 4€ per i servizi mobili; valori leggermente superiori a quelli del 2017, pur rimanendo uno dei tassi più convenienti nei Balcani.
Dalla metà del 2018, gli operatori di telefonia mobile sono tornati a pacchetti standard prepagati di 30 giorni dopo aver ridotto a 28 giorni negli ultimi due anni. Il cambiamento è avvenuto a seguito di una decisione dell’AKEP, che aveva giudicato ‘abusivo’ l’aumento dei costi per i consumatori.