Albania, Kosovo, Serbia, Montenegro, Macedonia e Bosnia, con il sostegno della Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), hanno lanciato una piattaforma unica per gli investimenti stranieri.
Lo sportello (http://investinsee.com/) offre una finestra unica per gli investitori interessati ai Balcani occidentali, con informazioni sul quadro giuridico e regolamentare dei sei paesi, sulle loro prestazioni macroeconomiche e sulla loro esperienza con investitori esteri.
“Stiamo lavorando per mettere insieme i campioni locali e renderli visibili” – ha dichiarato a FDI Intelligence del Financial Times, Marko Cadez, presidente del Chamber Investment Forum, la camera di commercio che sviluppato la piattaforma.
La piattaforma mira a fornire agli investitori tutte le informazioni necessarie, ma anche informazioni sul ‘come muoversi’ nei Balcani occidentali.
“La comunicazione tra settore pubblico e privato è molto importante, ed è altrettanto importante avere qualcuno che faciliti questo processo. Abbiamo una comunicazione diretta con tutti e sei i governi” – continua Cadez.
La stessa Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo ha approvato il progetto; il presidente Suma Chakrabarti ha dichiarato che la piattaforma ha il potenziale per diventare uno strumento indispensabile per gli investitori stranieri e per la comunità imprenditoriale dei Balcani.
La banca ha investito un totale di oltre dieci milioni di dollari nei sei paesi (è previsto anche un altro milione all’anno per facilitare la tenuta dello sportello), il più grande investimento mai effettuato dalla BERS.
I Balcani occidentali rimangono un’area frammentata sia politicamente che economicamente, ma i governi di tutta la regione stanno aumentando i legami e gli sforzi per sviluppare un’infrastruttura solida e flessibile comune in grado di sbloccare il potenziale economico.
La piattaforma può essere anche vista come un passo in avanti verso una più stretta collaborazione regionale.
“Se vogliamo essere una regione unica, abbiamo bisogno di istituzioni regionali. Questo è il motivo per cui spingiamo sempre i governi locali ad impegnarsi pubblicamente nelle istituzioni regionali.” – ha concluso Cadez.