Mentre l’euro ha registrato in Albania il nuovo minimo storico degli ultimi dieci anni, nel paese ci si interroga sulle presunte attività illegali – come il riciclaggio di soldi – dietro tale deprezzamento e se il governo albanese debba intervenire per sostenere coloro che esportano nell’eurozona, i quali stanno subendo perdite considerevoli.
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“E’ un fatto preoccupante perché tocca un settore chiave dell’economia. I politici e i rappresentanti delle banche devono adottare degli incentivi in modo che l’onere per l’esportazione delle imprese si allenti quando i costi maggiori costringono loro a ridurre gli investimenti, per far sì che non perdano i loro mercati e che questo si ripercuota negativamente sull’economia dell’intero paese” – ha dichiarato l’esperto di economia Arben Malaj.
Gli esportatori albanesi, inoltre, stimano che l’economia del paese subirà un calo di almeno 14 miliardi di leke (108 milioni di euro) se l’euro continuerà a stazionare su questi valori nel paese.
La banca centrale e il governo, per questo, sostengono che il rafforzamento del lek è il risultato di un’economia nazionale che si sta riprendendo. D’altra parte, i partiti d’opposizione ed alcuni esperti d’economia dubitano di questa cosa e sospettano che la ragione principale alla base di questa situazione sia rappresentata dagli afflussi di euro provenienti dalla coltivazione e dal traffico di droga, che sono molto probabilmente riciclati nel settore dell’edilizia.
Nello specifico, il partito democratico collega questo fenomeno agli afflusso illegali di euro derivanti dal picco della coltivazione di cannabis nel 2016 e dal traffico di altre sostanze stupefacenti. Alla fine del mese di Aprile di quest’anno, un record di 613 chili di cocaina colombiana – con un valore stimato di 180 milioni di euro – sono stati sequestrati nel porto di Durazzo, nascosti in un contenitore di banane.
Gli esperti, inoltre, ritengono che l’euro potrebbe ulteriormente indebolirsi nei prossimi mesi, quando l’Albania si avvierà verso la stagione estiva, in cui gli immigrati albanesi torneranno a casa per trascorrere le vacanze, aumentando ulteriormente l’offerta di euro nel mercato locale e portando a un nuovo rafforzamento del leke.