Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le nuove previsioni sull’economia europea, in cui si vede che l’Albania ha adottato misure fiscali meno importanti nel bilancio 2020 rispetto al PIL, per far fronte alle conseguenze della pandemia nell’economia.
Secondo i dati della Banca Mondiale, a seguito dell’emergenza che ha colpito l’intero globo, le proiezioni per la crescita economica dell’Albania quest’anno parlano di una recessione dell’1,4% del PIL. La contrazione riguarderebbe solo i servizi, mentre l’agricoltura e l’industria torneranno a crescere, seppur in modo modesto. Le misure fiscali albanesi sono state dominate dalla riallocazione delle spese di bilancio.
Il Fondo monetario internazionale, secondo i dati elaborati dalla rivista economica albanese Monitor, ha notato che i governi Europei hanno applicato un supporto fiscale senza precedenti il quale ha agito come importante stabilizzatore automatico, tenendo sotto controllo quasi la metà del calo generale dell’attività economica.
Nei paesi europei sviluppati, le misure fiscali erano in media del 6,2% del PIL, mentre nei paesi in via di sviluppo queste misure erano più base, con una media del 3,1% del PIL.
La Banca mondiale prevede un calo del 17% delle esportazioni albanesi quest’anno. In termini di parametri fiscali, si prevede un leggero squilibrio, con il debito pubblico che supererà di nuovo il livello del 70% rispetto al prodotto interno lordo. Il FMI rileva inoltre che nei paesi in via di sviluppo come l’Albania, i pacchetti degli aiuti sono stati più limitati a causa dell’elevato debito pubblico.
In risposta alle misure prese contro la pandemia, per far fronte alle conseguenze della pandemia, i governi di tutto il mondo, specialmente in Europa, hanno stanziato fondi per proteggere i posti di lavoro, espandere la spesa sanitaria e fornire assistenza diretta sovvenzionando le retribuzioni dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a causa della pandemia.
Alcuni stati hanno ampliato i programmi per l’occupazione, aiutando le aziende a trattenere i propri lavoratori utilizzando fondi pubblici per pagare fino al 70-80% della retribuzione lorda per le ore lavorate o fornendo alleggerimenti del costo del lavoro non retribuito. Anche i sussidi di disoccupazione sono stati aumentati.
L’analisi del FMI mostra che i programmi di sostegno del governo possono essere più efficaci nell’affrontare una gran parte dell’esigenza di liquidità dalle aziende.
Fino ad agosto, i regimi di sostegno all’occupazione sono stati attuati al tasso del 50-80% secondo ciascun paese.
Si attende che l’economia europea si ridurrà prevedendo una contrazione del 7% nel 2020, la più grande recessione dalla seconda guerra mondiale. Mentre l’economia dell’Albania, secondo il Fondo, calerà del 7,5% quest’anno. Ma già a partire dal 2021 la crescita economica tornerebbe a registrare un tasso del 6,6%, con recupero di una parte delle perdite dell’anno in corso, per tornare alla normalità solo nel 2022.
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