La Camera di commercio Americana in Albania (AmCham), ha chiesto attraverso un comunicato stampa la cancellazione degli obblighi fiscali per almeno tre mesi e per le imprese, che diventerebbero sei per il settore settore turistico e la creazione di un fondo di emergenza che consentirà l’accesso al capitale attraverso prestiti leggeri o fondo perduto.
Queste proposte vengono per venire incontro alle imprese, affinché possano far fronte agli effetti negativi di questo periodo, vista la sospensione obbligata delle attività economiche a causa della diffusione del coronavirus.
Nella dichiarazione, la Camera ha affermato di seguire con grande preoccupazione le sfide poste dalla pandemia globale COVID-19 e ha offerto il suo sostegno per prevenire, contenere e mitigare le conseguenze di questa epidemia.
“Questi non sono tempi normali per gli affari. Le politiche del governo devono essere adattate alle situazioni straordinarie in cui viviamo. Riteniamo che le nostre raccomandazioni aiuteranno tutte le aziende che hanno difficoltà finanziarie sollevandole dai normali obblighi finanziari”
Anche la Confindustria Albania ha proposto un piano d’azione con misure di sostegno al sistema produttivo.
“L’emergenza legata all’epidemia da Covid-19 desta forte preoccupazione nel sistema produttivo. Ad oggi, la diffusione del Covid-19 in Albania sta causando soprattutto danni al fatturato delle aziende, come indicato dalle indagini effettuate con le aziende associate.
Per Confindustria Albania è prioritario il mantenimento della continuità produttiva, garantendo continuità nei flussi di approvvigionamento e di distribuzione e interventi specifici sulle dinamiche occupazionali, sugli ammortizzatori sociali e a sostegno della liquidità delle imprese.
Necessario, poi, che ci sia un continuo confronto con i rappresentanti delle imprese per arrivare a decisioni efficaci e condivise per il sostegno alle attività produttive, che stanno già subendo ripercussioni molto negative legate all’epidemia.
Pertanto, Confindustria Albania ha elaborato una serie di proposte volte a fronteggiare la crisi economica e sociale indotta dalla progressiva espansione dell’emergenza epidemiologica.
Gli interventi urgenti devono muoversi lungo le seguenti direttrici prioritarie:
- garantire nell’immediato la liquidità delle imprese, fortemente compromessa dall’emergenza in corso, attraverso strumenti come la sospensione dei pagamenti di imposte e contributi;
- prevedere procedure omogenee su tutto il territorio nazionale per garantire la continuità produttiva, evitando interventi frammentari e contraddittori tra i vari livelli di governo;
- prevedere per i dipendenti che rimarranno a casa a causa della cessazione delle attività, così come per quelli che decidono autonomamente di mettersi in quarantena, una retribuzione dal fondo di previdenza sociale e sanitaria per un periodo di almeno 1 mese;
- prevedere il rinvio del termine della presentazione del bilancio per il 2019 all’Ufficio delle imposte;
- evitare il blocco dei conti bancari aziendali a causa di obblighi fiscali per la durata della situazione virale;
- evitare l’interruzione dei servizi di base (come elettricità, acqua) per motivi di mancato pagamento.” si legge nella loro pagina