Il dibattito sulla mancata apertura dei negoziati con l’Unione Europea si è concentrato principalmente sulla sfera politica, ma le maggiori conseguenze del no di Bruxelles per l’Albania ricadranno sull’economia.
“In termini di costi diretti nei progetti e nei finanziamenti dell’Unione Europea non ci saranno conseguenze, perché lo status dei negoziati con l’UE non modifica nulla.
Tuttavia, in termini di costi indiretti sulla nostra economia, le conseguenze sono gravi e forse a lungo termine; in concreto, la conseguenza più grave sarà la delusione” – ha affermato per l’emittente televisiva albanese Top Channel l’ex ministro delle finanze dell’Albania, Arben Malaj.
Gli esperti d’economia, infatti, sostengono che la fiducia sia lo stimolo più importante del settore. Quando questa viene a mancare lasciando posto a delusione e frustrazione, anche le imprese spendono di meno.
“La delusione derivante dagli ultimi sviluppi del paese e dalla mancata apertura dei negoziati di adesione per il processo d’integrazione europeo, rischia di incrementare un livello più alto di delusione e frustrazione che in economia si manifesta con il calo dei consumi e degli investimenti.
Contemporaneamente questo alimenterà una maggiore tendenza ad emigrare verso i paesi dell’Unione Europea per i cittadini albanesi alla ricerca di una vita migiliore.” – continua Malaj per Top Channel.
Il ristagno del processo d’integrazione, inoltre, avrà un’ulteriore conseguenza: influenza negativamente la valutazione di compagnie internazionali di rating – come Moodi’s o Standard & Poor’s – sulla stabilità finanziaria del paese:
“Fino ad ora queste compagnie che svolgono un ruolo molto importante per potenziali investitori, evidenziano positivamente il processo d’integrazione europea dell’Albania.
Questa interruzione temporanea del percorso, che non sappiamo quanto durerà, può creare un costo aggiuntivo per l’economia e, di conseguenza, si osserverà un aumento del costo del denaro, il premio per il rischio delle agenzie di esportazione dei paesi da cui vengono gli investitori potrebbe aumentare rendendo l’Albania meno competitiva ad attrarre investimenti stranieri, di cui abbiamo molto bisogno.” – ha concluso Malaj.
Secondo quest’ultimo, al cospetto di questa situazione, diventa indispensabile per l’Albania approfondire le riforme per rafforzare lo stato di diritto e le istituzioni, così come per aumentare la competitività economica.
Chi è Arben Malaj
Arben Malaj è stato ministro dell’Economia e delle Finanze dell’Albania diverse volte dal 1997 al 2005. E’ noto per aver trasformato l’economia del paese nel modello europeo, dopo la dura crisi socio-economica che l’Albania aveva attraversato nel 1997.
Dal 2016, Malaj è membro del consiglio di vigilanza della Banca d’Albania ed è presidente onorario della think tank albanese IPPM (di cui è anche uno dei fondatori). E’ professore associato della facoltà di economia dell’università di Tirana, ed ha pubblicato numerosi studi di economia guidando molti dottorandi su argomenti riguardanti gli sviluppi finanziari locali e globali (wikipedia)