La conferenza sulla sicurezza, tenutasi a Monaco recentemente, ha presentato anche una relazione sulla situazione della sicurezza in Europa ma non solo. Un’attenzione particolare in questo rapporto è data ai Balcani Occidentali, dato il loro status di paesi candidati all’adesione all’Unione Europea.
La relazione
Tra le righe della relazione, tuttavia, si legge che l’adesione dei sei paesi dei Balcani occidentali nell’UE non è affatto una certezza, soprattutto in questi tempi in cui la politica di allargamento non è tra le priorità dei membri UE, non convinti ancora del tutto sull’adesione dei paesi.
L’interferenza di due potenze mondiali come Russia e Cina nella regione balcanica è percepita come una questione di grande preoccupazione per la sicurezza dell’area e dell’Unione Europea.
Secondo gli esperti e responsabili politici tedeschi, la Cina starebbe sfruttando al meglio i Balcani per trarre benefici politici mentre la Russia è intevenuta senza fronzoli nella regione, tentando di minare l’accordo di Prespa tra Grecia e Macedonia del Nord.
Gli investimenti esteri in Albania
Per quanto riguarda gli investimenti cinesi nella regione, l’Albania – secondo la relazione – è la più ‘pulita’, dato che nel Paese delle Aquile non vi è stato alcun investimento dalla Cina nel settore delle infrastrutture tra il 2013 e il 2018.
In tutti gli altri paesi, infatti, la Cina ha investito fortemente nel settore: dai 796 milioni di euro in Montenegro ai 2,8 miliardi di euro nel caso della Bosnia. A testimonianza che il caso dell’Albania, sia più unico che raro per quanto riguarda gli investimenti cinesi
Ma, mentre la mancanza di investimenti cinesi nel nostro paese può essere vista come una conseguenza geo-politica, i dati mostrano che anche gli investimenti dall’Unione Europea non sono stati elevati tra il 2013 e il 2018 (solo 363 milioni di euro), meglio soltanto del Montenegro.
In pratica, gli investimenti non arrivati dalla Cina non sono stato affatto sostituiti da partner strategici dall’Unione Europea, facendo sì in questo modo che il Paese delle Aquile abbia un divario significativo rispetto agli altri paesi non solo dell’UE, ma anche dei vicini Balcani occidentali.