I rappresentanti delle imprese in Albania affermano che oltre una decina di migliaia di imprese sono fallite quest’anno a seguito di modifiche legali che hanno aumentato il regime fiscale.
L’allarme è stato lanciato da Albert Nasto, responsabile dell’associazione delle piccole e medie imprese che si è fortemente opposto all’ aumento della pressione fiscale:
“Circa 13.000 aziende sono state costrette a chiudere nei primi sette mesi di quest’anno, circa 2.500 in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Avevamo avvertito che il nuovo sistema dell’IVA avrebbe aumentato i costi per le imprese, e ciò puntualmente è avvenuto.” – ha detto ai giornalisti in settimana, Nasto.
Il nuovo sistema
La soglia del fatturato per essere inclusi nel nuovo sistema fiscale dell’IVA si è più che dimezzata, passando a circa 15.700€ (2 milioni di lek) e scatenando le proteste da parte di 10.000 imprenditori che hanno messo in guardia sulla bancarotta e sul calo del potere d’acquisto.
Inoltre, il nuovo regime fiscale ha comportato un aumento dell’evasione fiscale e non ha prodotto entrate governative più elevate. L’IVA rappresenta l’1/3 delle derivate fiscali totali, ma solo il suo 1% deriva dalle transazioni commerciali delle piccole imprese, molte delle quali a conduzione familiare.
Non a caso, infatti, i dati ufficiali del ministero delle finanze hanno evidenziato che il nuovo regime fiscale non ha portato maggior entrate pubbliche durante i primi mesi di quest’anno. Mentre d’altra parte, le aziende che sono passate allo status di passivo o che hanno chiuso definitivamente i battenti, sono circa 11.200.
Nuovi incentivi fiscali
Secondo quanto riportato dai media albanesi, il governo starebbe considerando una riduzione dell’imposta sui dividendi – attualmente al 15% – in seguito alle richieste di imprese straniere.
Dal 2014, infatti, l’Albania ha abbandonato la sua aliquota del 10%, aumentando il carico fiscale sui dividendi al 15% rendendolo uno dei più alti dei Balcani. Tuttavia, lo scorso giugno, il governo ha approvato una riduzione sul reddito delle società per le agro-imprese, un dovrebbe che dovrebbe entrare in vigore il prossimo gennaio.
Il decreto
Circa 10.000 aziende che attualmente hanno una tassazione del 15%, dovrebbero beneficiare di una riduzione del 5% visto che la soglia del fatturato si è alzata passando a 110.000€ annuali (14 milioni di lek) rispetto ai precendenti 63.000€ (8 milioni di lek).
L’emergente settore agri-turistico, inoltre, beneficerà di altri incentivi fiscali, tra cui una tassa sul reddito societario del 5%, una riduzione dell’IVA del 6% e un’esenzione dalla tassa sulle infrastrutture per gli investimenti.