Nel corso del 2021 si è registrato, in Albania, un aumento significativo delle cosiddette rimesse, cioè della quantità di soldi che gli emigrati inviano periodicamente alle proprie famiglie.
La Banca d’Albania ha stimato un incremento di circa il 15% in più rispetto allo scorso 2020, (nel 2019 si registrava un aumento del 4,5%), quando il mondo si è ritrovato stretto nella morsa della pandemia da Covid-19. Secondo un calcolo fatto, che copre il lasso di tempo che va da gennaio a settembre, la somma di denaro inviata quest’anno nel Paese delle Aquile da chi si è trasferito altrove, ammonta a circa 541 milioni di euro. Un fattore indicatore del fatto che le famiglie albanesi non riescono ad avere un reddito sufficiente a coprire i fabbisogni quotidiani.
La crescita della quantità di denaro trasferito è stata, decisamente, esponenziale nel primo trimestre dell’anno, con un flusso di soldi pari a 169 milioni di euro. Non si avevano numeri così alti dal 2010, cosa, secondo gli esperti, dovuta alle spese sopportate dalle famiglie a causa del Coronavirus, senza che ci fosse, poi, la giusta compensazione.
Il secondo trimestre non è stato da meno: le rimesse hanno avuto un movimento elevato, pari al 42% in più rispetto all’anno precedente. Una percentuale fortemente inferiore si è registrata, invece, nel terzo trimestre: solo il 10% in più rispetto al 2020.
La considerevole presenza di emigrati fa dell’Italia e della Grecia due dei Paesi da dove arriva la maggiore quantità di denaro, ai quali si sono aggiunti il Regno Unito e la Germania, due nazioni che hanno visto una costante crescita del fenomeno migratorio albanese negli ultimi anni.
Le indagini relative all’andamento delle rimesse hanno segnalato, nel tempo, un’evoluzione discontinua: tra il 2009 e il 2013, la quantità di soldi inviata in terra albanese è diminuita di molto, per poi conoscere una ripresa dopo il 2013, in concomitanza con una forte nuova ondata migratoria, che ancora oggi, secondo i dati forniti dall’UE, è in continua crescita.
Stando alle statistiche di Eurostat, tra il 2008 e il 2020, ben 700 mila albanesi hanno richiesto il permesso di soggiorno in un Paese dell’Unione Europea. Gli anni nei quali è stato accordato il più alto numero di permessi, sono quelli intercorsi tra il 2008 e il 2020. La popolazione migrante è la più svariata: la Germania, più di altri posti, è curiosamente diventata la meta prediletta dai professionisti come medici, infermieri e addetti all’informazione.
Quest’analisi consegna degli importanti elementi, come l’aumento del fenomeno migratorio, che sta portando nuovamente fuori dall’Albania chi è alla ricerca di una vita migliore e un reddito familiare, appunto, troppo basso, tanto da richiedere un aiuto esterno costante. Due dati allarmanti, sui quali riflettere e interrogarsi.