Gli amanti del vino potranno approfittare di un’occasione straordinaria il prossimo 27 aprile a Tirana, dove all’Hotel Mondial alle ore 20 si terrà il tour d’Italia dei vini di qualità.Si tratta di una “degustazione guidata” di un big del mondo enologico, Roberto Rabachino, miglior degustatore di vino al mondo nel 1992 e nel 1996. Dal 1999 egli è inoltre Presidente della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) dell’importante regione vinicola del Piemonte, nonché Presidente I.
W.
T.
O. (International Wine Tasters Organization).
Durante la presentazione si potrà fare un viaggio in sei diverse regioni italiane che rappresentano degli autentici cardini dell’enologia nazionale tramite vini rappresentativi e di alta qualità.
Pregi e difetti, colore, intensità, aroma, retrogusto e gradazione alcolica di ognuno saranno così esaminati e discussi in modo approfondito durante una maratona di assaggi e degustazioni raffinati. Basterebbe leggere i nomi dei vini in degustazione, per capire la particolarità di quello che viene proposta a un pubblico scelto a Tirana (per info e contatti scrivere a: [email protected] ). Ad esempio, se la Franciacorta fosse stata prodotta in Francia si chiamerebbe Champagne, per non parlare poi del famoso rosso del Piemonte, il Barbaresco o del campano Taurasi, chiamato diversamente il Barolo del Sud Italia. L’Assaggio si estende ad altri celebri vini, comeIsola dei Nuraghi e la Vernaccia di San Gimignano, quest’ultimo un vino dal primo territorio proclamato di origine controllata in Italia(DOC).
Rabachino, che è anche Presidente Nazionale dei giornalisti dell’agroalimentare italiano (ASA) e docente di scienze enologiche presso alcune cattedre in Brasile, sarà accompagnato dalla sommelier albanese Danjela Mecaj , diplomata FISAR e prima donna straniera vincitrice del Premio Tulipano d’Oro 2011: una novità dell’associazione dei sommeiler è infatti proprio quella di una maggiore partecipazione femminile. “In alcune delegazioni della nostra organizzazione arriviamo fino al 50% di sommelier donne, mentre la media nazionale corrisponde al 35%. E’ stata una scelta della nostra federazione quella di introdurre delle quote rosa al consiglio nazionale, anche perché la partecipazione delle donne è molto significativa.” afferma la coordinatrice nazionale FISAR, Luisella Rubin. In questo ambiente accogliente la sommelier albanese ha tracciato il suo percorso professionale nel mondo dei vini pregiati. La progettazione FISAR si estende in vari paesi del mondo, come ad esempio in Ungheria, Spagna e la Francia, dove propone degli eventi promozionali e di qualità per le migliori marche italiane e mondiali. L’incontro del 27 aprile a Tirana è il primo progetto concreto riguardante l’area balcanica. Parlare di vino in Albania significa toccare un tema sempre gradito al pubblico, nonostante raki (la famosa grappa locale) e birra (sempre presente a tavola) continuino ad essere “i preferiti” nazionali. Il vino infatti-specialmente quello locale- non ha mai attirato l’attenzione del turista di passaggio; chi lo assaggia, del resto, si rende subito conto di avere davanti un prodotto “ingenuo” che manca di adeguate tecniche di produzione e di un retroterra vinicolo ben radicato.
La degustazione del 27 aprile rappresenta dunque, un tassello importante in un nuovo territorio che ha finora guardato con più attenzione altri prodotti “tradizionali”. Questa sarà anche un’occasioneper promuovere di più nella penisola balcanica il mercato enologico nazionale, il quale rappresenta il settore di spicco dell’export agroalimentare italiano.
La FISAR
Quest’anno Vinitaly è coincisa con il 40º anniversario della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori), che ha avuto modo di presentare le proprie iniziative nella giornata di apertura di domenica 25 marzo. In quest’occasione, alla presenza del Segretario Nazionale, Mario Del Debbio, Roberto Rabachino insieme a Carlo Cambi e Rosanna Carpenè, hanno stappato una magnum celebrativa realizzata ad hoc dal marchio spumantistico di Conegliano Veneto per festeggiare insieme il prestigioso compleanno.
Fra le iniziative proposte, in particolare, si è distinta la presentazione dei vini Franciacorta; in questa tavola rotonda, organizzata da Luisella Rubin (referente FISAR dell’evento) e Antonio De Vitiis (moderatore), il pubblico ha infatti potuto partecipare al wine tasting di un prodotto che ha riscosso estremo successo sia in Italia sia all’estero, con oltre 11 milioni di bottiglie vendute nel 2011.
Tale riscontro così positivo è senz’altro merito dell’assoluta qualità di un vino profondamente legato al suo territorio di origine, tra Brescia e il lago d’Iseo; un territorio che porta lo stesso nome del vitigno e del metodo di produzione. Il rapporto è dunque molto stretto, e si riflette nel lavoro di vignaioli appassionati in grado di creare prodotti di così alto livello e dall’apprezzamento pressoché unanime.VINITALY 2012 Si è chiusa mercoledì a Verona la 46° edizione di Vinitaly, salone internazionale del vino che è per eccellenza uno dei simboli del made in Italy a livello mondiale.
Con migliaia di operatori provenienti da moltissimi Paesi e un’attenzione ai mercati internazionali sempre crescente, la fiera ha mostrato e confermato la tendenza a guardare all’estero che sta diventando propria del settore enologico e, in generale, di tutto il settore agroalimentare -uno dei più fiorenti in Italia, nonostante il momento di grave difficoltà economica-. In questa edizione, con ben 100 Paesi presenti e 4000 espositori, si è assistito inoltre alla grande novità di ViViT, rassegna dedicata ai vini provenienti da agricoltura biologica e biodinamica che ha fatto da preludio alla recente decisione europea di riconoscere le etichette bio a partire dalla prossima vendemmia. Professionale ma al contempo accessibile anche ai profani, Vinitaly anche quest’anno ha saputo attrarre molti visitatori che per la prima volta si sono avvicinati ai vini naturali, abbinando allo spazio fiera degli interessanti convegni e seminari dedicati alla cultura enologica in senso più lato.