Dopo oltre quattro ore di tensioni davanti alla sede del governo, la protesta organizzata dall’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha contro il governo di centrosinistra del premier socialista Edi Rama, si è conclusa.
Basha ha annunciato la prossima manifestazione, che che avrà luogo giovedì a Tirana davanti al parlamento. «Non ci fermeremo, saranno i cittadini stessi a decidere come e quando concludere la protesta» – ha dichiarato.
In mattinata un gruppo di manifestanti è riuscito a sfondare il cordone della polizia per raggiungere l’ingresso dell’ufficio del primo ministro, ma si è subito allontanato quando la polizia ha iniziato a lanciare gas lacrimogeni.
Dopo la risposta della polizia, i manifestanti sono scappati per diversi minuti, ma sono tornati subito dopo per un secondo attacco cercando di abbattere le vetrate del cancello (che sono a prova di proiettile) senza riuscirci.
I fatti
Decine di migliaia di sostenitori dell’opposizione hanno invaso le strade di Tirana dalle prime ore del mattino, in quella che è considerata una delle più grandi proteste a cui il paese abbia assistito da anni.
Indicata dai leader dell’opposizione come ‘la protesta che farà crollare il governo dei teppisti’, la manifestazione è stata condannata dalle ambasciate di Unione Europea e Stati Uniti a Tirana, che temono una futura instabilità nel paese.
“L’ambasciata americana condanna fermamente le violenze e le distruzioni che hanno avuto luogo durante le proteste di oggi a Tirana.” – si legge nel comunicato dell’ambasciata degli Stati Uniti.
L’OSCE (l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), invece, ha invitato gli istigatori di assumersi le responsabilità degli incidenti di oggi.
Anche l’Ambasciata d’Italia a Tirana ha condiviso il comunicato rilasciato dalla Delegazione dell’Unione Europea a Tirana:
“La delegazione dell’Unione europea e le Ambasciate degli Stati membri a Tirana invitano tutte le parti a mostrare immediatamente autocontrollo.
Il diritto dei cittadini di esprimersi attraverso la protesta pacifica è un valore fondamentale per una moderna democrazia europea. Tuttavia, danneggiare la proprietà pubblica e ricorrere alla violenza non è accettabile. Esortiamo le parti a fare tutto il possibile per evitare ulteriori violenze e disordini.”
La risposta dell’opposizione
I leader dell’opposizione hanno affermato che la violenza è stata conseguenza dei ‘provocatori’.
“Gli atti violenti sono stati commessi come parte dello scenario di violenza di Edi Rama. Chiedo alla polizia di proteggere la vita dei cittadini e di non farsi strumento di un governo di narcotrafficanti e di un primo ministro narcotrafficante.
Questa è la reazione della gente, la soluzione è l’abbandono di Edi Rama. Non possiamo continuare e non continueremo con Rama al potere. Non siamo venuti qui per sostenere qualsiasi atto di violenza.” – ha affermato Basha.
Gazmend Bardhi, segretario generale del partito democratico, ha commentato così su Facebook:
“Il ministro degli interni Sander Lleshaj smetta di provocare pacifici manifestanti per ordine del suo capo e ladro Edi Rama.”
Quest’ultimo, che oggi si trovava a Valona, ha criticato la distruzione di un’opera d’arte durante la protesta dell’artista tedesco Carsten Holler:
“Scusa Carsten, questa non è l’Albania, questi non sono albanesi.” – si legge nel post del premier.
Dopo oltre quattro ore di tensioni davanti alla sede del governo, la protesta organizzata dall’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha contro il governo di centrosinistra del premier socialista Edi Rama, si è conclusa.
Basha ha annunciato la prossima manifestazione, che avrà luogo giovedì a Tirana davanti al parlamento.
“Non ci fermeremo, saranno i cittadini stessi a decidere come e quando concludere la protesta” – ha dichiarato.