La Procura di Durazzo ha avviato ufficialmente un’indagine riguardante tutti i danni ad abitazioni ed edifici a seguito del terremoto del 26 novembre.
Secondo quanto riportato da Euronews Albania, sono più di 200 i casi sospettati di abuso edilizio (tra cui anche le abitazioni delle vittime del sisma) nella città costiera: nello specifico, i 6 edifici crollati in cui vi erano le vittime e le 200 abitazioni dichiarate inagibili in tutto il distretto.
L’indagine della Procura di Durazzo si concentrerà sui permessi edilizi, sulla loro implementazione e sui collaudi tecnico-amministrativi effettuati da ingegneri e architetti, così come comprenderanno i funzionari dei municipi che hanno firmati i permessi. Inoltre, dovrebbe anche rivelare se gli edifici danneggiati avessero ottenuto l’approvazione dell’istituto di sismologia.
Rama e il dovere delle imprese edili
Alle 07:00 di oggi lunedì 2 dicembre si è tenuta la quinta riunione straordinaria del consiglio dei ministri, nella quale il premier Rama ha lanciato un appello finale alle imprese edili di Durazzo dopo che ieri le aveva invitate a riparare loro stesse i palazzi che non presentano danni significativi, specificando che in caso contrario verranno punite con il carcere.
“Entro la giornata di oggi verrà notificato a tutte le imprese edili del distretto di Durazzo di presentarsi per riparare i danni non significativi degli edifici sotto la stretta supervisione dei gruppi di controllo. Chi non adempierà a questo dovere verrà accusato direttamente davanti agli organi di giustizia e riceverà una condanna per mancanza di responsabilità.
Si tratta di danni che non minacciano la stabilità degli edifici ma hanno a che fare con il loro attuale stato di inagibilità derivato da abusi edilizi durante la loro costruzione. Il 99% degli edifici che presentano danni sono frutto degli abusi edilizi, la maggior parte dei quali effettuati da individui e non compagnie.” – ha dichiarato il primo ministro Edi Rama nella riunione straordinaria del consiglio dei ministri.