Il primo ministro dell’Albania, Edi Rama, ha istituito il Comitato Nazionale per la Ricostruzione dopo il tragico terremoto del 26 novembre.
In giornata si è tenuta la prima riunione del Comitato nella quale si è deciso di unire i fondi arrivati da associazioni e istituzioni per il terremoto e alla quale hanno partecipato il governo, rappresentanti di organizzazioni umanitarie, Accademia delle Scienze, università, imprese e banche, così come architetti, urbanisti e giornalisti.
“Uniti per rialzarci. La cosa migliore è che i fondi vengano uniti; tutte le donazioni verranno unite in unico budget, che verrà monitorato da vicino.” – ha affermato Rama.
Il presidente del Comitato sarà l’ex ministro dell’economia dell’Albania, Arben Ahmetaj, il quale gestirà tutti i fondi che verranno raccolti. Nell’incontro, inoltre, Rama, ha invitato le imprese edili a riparare loro stesse i palazzi che non presentano danni significativi, specificando che in caso contrario verranno punite con il carcere.
“Le imprese che hanno costruito i palazzi che sono stati danneggiati devono andare a ripararli, oppure risponderanno alla legge andando in carcere. Ci saranno pene dai 7 ai 15 anni per coloro che hanno violato e violeranno i permessi di costruzione. Allo stesso modo per gli architetti che non denunciano i costruttori ma li seguono nei progetti.” – ha continuato Rama.
Ricerca di trasparenza
Nella riunione odierna della Comitato, è stata richiesta la massima trasparenza per quanto riguarda i fondi raccolti per i cittadini colpiti dal terremoto. A spingere per la proposta, il giornalista (di Top Channel) Marin Mema e uno degli imam più influenti d’Albania, Elvis Naçi.
“Per l’Albania è arrivato il momento di creare alcuni standard. Non siamo né la Svizzera e né la Germania. Dobbiamo rendere trasparenti i milioni di euro raccolti. Lo dico qui al signor Rama: o si faranno le cose come si deve, oppure io e Marin Mema non parteciperemo alle prossime riunioni.” – ha dichiarato Elvis Naçi.
Sulla stessa linea di pensiero, si è espresso anche il giornalista televisivo Marin Mema:
“E’ un momento molto difficile per gli albanesi. La trasparenza è oltremodo necessaria in questo caso. Ci sono state in passato situazioni di emergenza in cui vi sono state abusi di fondi. […] Questo momento deve unirci e renderci più forti.” – ha affermato Marin Mema.