Il primo ministro Edi Rama, nell’assemblea del partito socialista di questa mattina, ha reso pubblici alcuni cambiamenti attuati all’interno del suo governo. Il vice-premier e altri sette ministri, infatti, verranno sostituiti con effetto immediato.
I nuovi ministri
- Lindita Nikolla verrà sostituita da Besa Shahini nel ministero dell’istruzione.
- Arben Ahmetaj verrà sostituito da Anila Denaj nel ministero delle finanze.
- Ditmir Bushati verrà sostituito da Genti Cakaj nel ministero degli esteri.
- Damian Gjiknuri verrà sostituito da Belinda Ballaku nel ministero delle infrastrutture.
- Niko Peleshi verrà sostituito da Blendi Cuçi nel ministero dell’agricoltura.
- Mirela Kumbaro verrà sostituita da Elva Margariti nel ministero della cultura.
- Sonila Qato verrà sostituita da Eduard Shalsi nel ministero per la protezione dell’imprenditorialità.
- Senida Mesi verrà sostituita da Erion Brace come vice-primo ministro.
Due ministri dal Kosovo
Per la prima volta, dagli anni ’40 ad oggi, il governo albanese avrà due ministri kosovari. Il nuovo ministro degli esteri, Genti Cakaj, ha già rappresentato questo ruolo per l’Albania nelle trattative per i negoziati con l’Unione Europea.
In precedenza, è stato consigliere del premier Edi Rama. Il suo percorso d’istruzione comprende Kosovo, Belgio e Ungheria, per un totale di due lauree e tre master in filosofia, scienze politiche e giuridiche.
Besa Shahini, il nuovo ministro dell’istruzione, è stata vice-ministro all’istruzione. E’ analista e ricercatrice di problemi di integrazione europea e politica educativa. E’ insegnante presso la Hertie School di Berlino, dopo esser stata docente a Toronto e Barcellona.
Meta: l’importante è che cambi la filosofia del governo
Il presidente della Repubblica, Ilir Meta, da Korça ha parlato dei nuovi avvicendamenti nel governo di Edi Rama, sottolineando l’importanza di un cambiamento di filosofia da parte del governo.
“Per me è importante che cambi la filosofia del governo, la quale dovrebbe essere di cooperazione con l’opposizione, con i gruppi di interesse e con le istituzioni indipendenti.
Questo ci aiuterebbe nel portare quei cambiamenti richiesti dalle persone in difficoltà e sarebbe una necessità per evitare una divisione nella vita sociale, che potrebbe essere molto pericolosa nella nostra società.
Il ministro dell’agricoltura può essere sostituito ogni sei mesi, ma se non vengono cambiate le politiche per lo sviluppo agricolo e per il supporto agricolo, queste sostituzioni non porteranno benefici né agli agricoltori, né all’economia, né al paese.” – ha affermato il presidente Meta.
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