Il 10 dicembre l’assemblea federale della Svizzera ha approvato l’estensione dell’accordo sullo scambio automatico d’informazioni bancarie ad altri 18 paesi, tra cui anche l’Albania.
Il Consiglio Degli Stati ha dato il via libera al provvedimento già approvato dal Consiglio Nazionale riguardante l’estensione dell’accordo sullo scambio automatico di informazioni bancarie ad altri 18 paesi del mondo a partire dal 2021: Albania, Pakistan, Azerbaijan, Brunei, Repubblica Domenicana, Niue, Ghana, Kazakistan, Libano, Macao, Maldive, Nigeria, Oman, Perù, Samoa, Saint Martin, Trinidad e Tobago e Vanuatu.
Il governo svizzero ha verificato che le giurisdizioni con le quali conta di praticare lo scambio automatico soddisfino una serie di criteri. Inoltre, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è incaricata di controllare il rispetto degli accordi. Si tratta in particolare di verificare se tali Paesi rispettano la confidenzialità dei dati o se lo scambio automatico non generi severe violazioni dei diritti dell’uomo.
Come funziona lo scambio di informazioni bancarie
Ogni paese è tenuto a trasmettere ai paesi partner i dati relativi agli averi finanziari dei loro contribuenti, in modo regolare e senza precisa richiesta. Le informazioni comprendono i numeri del conto e dell’identificazione fiscale, cognome, nome, indirizzo e data di nascita del contribuente, tipi di reddito e saldo del conto.
Dopo aver difeso a lungo il segreto bancario dalle pressioni internazionali, governo e parlamento della Svizzera sono giunti alcuni anni fa alla conclusione che l’adesione alle norme dell’OCSE era necessaria per salvaguardare la reputazione e la competitività della piazza finanziaria svizzera.
Ad oggi, la Svizzera riceve informazioni bancarie da 75 paesi dal mondo, 63 dei quali ricevono informazioni bancarie dalla confederazione elvetica. Prima dell’adesione alle norme dell’OCSE, la Svizzera era uno dei paesi considerati come “paradisi fiscali” grazie al segreto bancario che permetteva di nascondere proventi non dichiarati e/o illeciti.
Dal 2021, le autorità albanesi potranno ricevere informazioni bancarie riguardanti i cittadini albanesi in Svizzera e viceversa. Informazioni che potranno risultare utili nelle indagini riguardanti la corruzione di alti funzionari statali e politici.