La questione riguardante l’accordo sul nome della Macedonia ha spinto il governo greco a rinviare gli sforzi per risolvere le questioni irrisolte con l’Albania. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Atene Kathimerini , l’ufficio del primo ministro Alexis Tsipras sta aspettando la ratifica del nuovo nome dell’ex repubblica jugoslava di Macedonia (FYROM) prima di affrontare le divergenze bilaterali con l’Albania.
Nonostante ciò, le trattative tra Atene e Tirana proseguiranno, in particolare tra le commissioni che si occupano della delimitazione delle zone economiche esclusive marittime (EEZ) di entrambi i paesi, i quali hanno recentemente intrapreso uno sforzo per risolvere tutte le questioni irrisolte ereditate dal passato.
Il tentativo di delimitare i nuovi confini marittimi è andato a vuoto in passato a causa di disaccordi politici in Albania. Il presidente Ilir Meta, infatti, fino a qualche mese fa era scettico sulla possibilità di ratificare un accordo, mentre di tutt’altra posizione era il primo ministro Edi Rama.
Oltre ad abolire lo stato di guerra che è rimasto in vigore dalla seconda guerra mondiale, l’Albania vuole anche garantire i diritti della minoranza albanese presente in Grecia, stessa volontà di quest’ultima. Stando alle ultime dichiarazioni di entrambi i ministri degli esteri, sono stati fatti grandi progressi sulla questione.
Tuttavia, il governo greco ha categoricamente negato che la questione riguardante l’area della Ciameria sia tra le questioni da negoziare, nonostante Tirana abbia spinto intensamente in questo senso. Gli abitanti dell’area, infatti, rivendicano tutti i loro diritti sulle proprietà che hanno lasciato in Grecia dopo che sono stati espulsi dopo la seconda guerra mondiale. D’altra parte, la Grecia è ferma sulla sua posizione poiché ritiene che gli abitanti della Ciameria fossero collaboratori nazisti.
Finora entrambe le parti hanno compiuto progressi su alcune delle cosiddette questioni irrisolte, come l’abolizione del timbro apostille e il riconoscimento delle patenti albanesi in Grecia. Inoltre, l’Albania ha già iniziato il processo per riesumare i resti dei soldati greci caduti nel sud dell’Albania durante la guerra italo-greca del 1940-1941.