Il primo ministro albanese Edi Rama si è incontrato nella giornata di ieri a Atene con il suo omologo greco, Kyriakos Mitsotakis, a margine del vertice Euro-Arabo del 29-30 ottobre.
Il presidente del consiglio, accompagnato dalla ministra dell’infrastruttura e dell’energia, Belinda Balluku, e dall’ambasciatrice albanese ad Atene, Adriana Hobdari, è stato accolto da Mitsotakis nel suo ufficio. L’incontro tra i due premier è durato circa un’ora.
Nonostante non si conoscano i dettagli dell’incontro, i media albanesi riportano che sono state tante le tematiche discusse: dalle questioni irrisolte tra i due paesi – come la delimitazione dei confini marittimi e la cooperazione bilaterale – ai diritti della minoranza greca in Albania.
Quello di ieri è stato il secondo incontro tra Rama e Mitsotakis, dato che si erano già incontrati a settembre a New York nell’ambito della 74esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
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L’incontro
L’emittente televisiva Top Channel riporta che l’incontro è stato caratterizzato da un clima molto positivo. Nello specifico, Mitsotakis ha detto di essere molto soddisfatto per il progresso dell’attuazione degli accordi tra i due paesi, come quello riguardante le proprietà della minoranza greca nel sud dell’Albania.
Rama, invece, ha richiesto l’intervento dello stesso premier greco per l’abrogazione della legge di guerra tra i due paesi in vigore della seconda guerra mondiale. Inoltre, il primo ministro albanese ha detto a Mitsotakis che la Grecia dovrebbe essere maggiormente presente nei Balcani.
Il primo ministro greco, di risposta, ha affermato che la Grecia tornerà ad essere presente nei Balcani attraverso partner come l’Albania e che prossimamente si recherà nel Paese delle Aquile per crearsi un’idea della reale situazione della minoranza greca.
Rama sul caso Kacifa: chiunque abbia un arma è pericoloso
In un’intervista rilasciata per Euronews, il presidente del consiglio albanese è tornato a parlare riguardo all’omicidio di Konstantinos Kacifa, il cittadino greco ucciso dalla polizia albanese lo scorso novembre dopo che proprio Kacifa, per primo, aveva aperto il fuoco con un kalashnikov contro le forze di polizia.
“Ho sempre pensato e penso ancora che chiunque si muova con un’arma in mano e minacci persone rappresenti un pericolo. Non penso che l’episodio porterà ad un conflitto continuo le due comunità (greca e albanese, ndr).
Anzi, penso che la storia della due comunità testimoni che, se la politica non interviene, sono una cosa sola. Quindi, non c’è divisione o odio nei cuori delle comunità, visto che greci e albanesi hanno vissuto assieme per molti anni.
Rappresentano uno splendido esempio di come la politica debba avere a che fare con il fatto che siamo vicini e quindi ‘condannati’ a convivere e ad amare l’un ‘altro. Se la politica non interverrà per alimentare l’odio tra le due comunità, non potrà succedere nulla.” – ha affermato Rama.
Lo stesso Rama si recherà in Italia per partecipare domani ad un incontro ufficiale con Giuseppe Conte in programma a Palazzo Chigi.