Continua la protesta di alcuni gruppi di studenti delle università pubbliche di Tirana e di altre città, anche se alcune facoltà hanno ripreso regolarmente con le lezioni da qualche giorno.
I protestanti, oltre ad aver interrotto il normale flusso delle lezioni organizzando diversi incontri, sono rimasti ‘ad occupare’ gli ambienti universitari giorno e notte. Nel frattempo, le autorità hanno chiesto ai manifestanti di non disturbare gli studenti che vogliono frequentare le lezioni normalmente.
Gli scontri con la polizia
Alcuni video che sono diventati virali negli ultimi giorni mostrano come alcune forze della polizia di stato si siano scontrate fisicamente con alcuni gruppi di studenti che si erano ‘rinchiusi’ in segno di protesta nelle loro rispettive facoltà.
In particolare, uno dei video ha mostrato come la polizia fosse violenta contro gli studenti d’economia nel tentativo di allontanare loro dagli ambienti universitari, senza tuttavia riuscirci. Le forze dell’ordine sono intervenute fisicamente quando i gruppi di protesta era in procinto di effettuare ‘il cambio della guardia’ al mattino per continuare la protesta.
Mentre la polizia si scontrava con gli studenti, il primo ministro Edi Rama stava tenendo un’assemblea riguardante proprie le ormai celebri otto richieste degli studenti.
La posizione degli studenti
Gli studenti hanno affermato di aver deciso di intensificare nuovamente la protesta perché non soddisfatti della presa di posizione governativa da parte di Rama e poiché affermano che lo stesso governo stia trattando questa protesta con arroganza e indifferenza, anche se loro sono stati per quasi un mese a protestare per le strade della capitale.
La loro richiesta principale è l’abolizione della legge sull’istruzione superiore, ritenuta la causa scatenante di questa protesta.
Dal momento che i raduni si stanno svolgendo all’interno delle facoltà, non esiste ancora un quadro chiaro di dove si svolgono e si svolgeranno le lezioni, ma solo aggiornamenti parziali. Eppure, secondo quanto riferito, una parte degli studenti andrà alle lezioni e cercherà la normalizzazione della vita accademica, in attesa che il problema venga risolto passo dopo passo.