La fake news circolata nella serata di ieri sui social network – riguardante un terremoto apocalittico che avrebbe colpito il paese – ha creato caos e panico a Durazzo e Tirana, dove i cittadini si sono riversati nelle strade bloccando anche il traffico fino a mezzanotte inoltrata.
Fonti della polizia di stato di Tirana hanno riferito per Deutsche Welle che i giornalisti responsabili della diffusione della notizia sono stati accompagnati dalle unità di polizia al commissariato della capitale. Le autorità del paese hanno smentito la notizia poco prima di mezzanotte.
Il premier Edi Rama, in viaggio oggi per un incontro ufficiale negli Stati Uniti, ha etichettato la notizia sui suoi profili social come “falsa” e “criminale”, prodotta dalla follia di coloro che desiderano caos e disordini.
La ministra della difesa, Olta Xhaçka, ha dichiarato in una conferenza stampa intorno a mezzanotte che “chiunque diffonde fake news che provocano panico e caos verrà condannato con la reclusione”, facendo riferimento anche al codice penale albanese, che prevede una condanna a 5 anni di reclusione.
Proseguono le scosse di terremoto
Nel frattempo, nelle zone di Tirana e Durazzo le scosse di terremoto sono proseguite anche nella serata di ieri. Alle 22:08, infatti, un sisma di magnitudo 4.4 è stato avvertito nei due distretti alimentando il caos e la paura proprio nei minuti in cui la fake news andava rapidamente diffondendosi.
Qualche ora più tardi, subito dopo la mezzanotte, un altro terremoto di magnitudo 3.8 è stato registrato a 21 km dalla capitale Tirana, nei pressi di Fushe-Kruje. Dalla prima forte scossa di sabato 21, i sismologi hanno segnalato un totale di ben 350 scosse di assestamento. Ad oggi, il numero di danni materiali è salito a più di 900.
Tuttavia, il premier Rama e il presidente Ilir Meta hanno invitato i cittadini – attraverso i social network – a tornare alle loro vite normali, specificando che le case danneggiate saranno riparate il prima possibile.
Tilmann: l’Albania è esposta al rischio sismico
In un’intervista per DW, il professor Frederik Tilmann – direttore del settore di sismologia nel centro tedesco degli studi geologici (GFZ) di Potsdam – ha spiegato le cause del terremoto del 21 settembre:
“La costa albanese ha sempre fatto parte di quelle regioni europee che sono esposte a forti rischi sismici. I terremoti di quest’area hanno a che fare con il movimento del continente africano verso Nord.
La placca continentale africana si sposta di alcuni millimetri all’anno verso l’Europa. Questi contatti continentali creano tensione, soprattutto per le micro-placche dell’Adriatico che vengono spinte ed entrano nei Balcani. Il terremoto nei pressi di Tirana, ha a che fare con queste tensioni.” – ha dichiarato il professor Tilmann per DW.
Sassoli: al fianco dell’Albania, Europa pronta ad aiutare
Il presidente del parlamento europeo, David Sassoli, ha espresso con un tweet la sua vicinanza al popolo albanese, evidenziando come l’Europa sia pronta a dare assistenza nel soccorso e nella ricostruzione:
“In queste ore difficili siamo al fianco degli albanesi. I nostri pensieri vanno a coloro che sono rimasti feriti o hanno perso la loro casa. L’Europa è pronta a dare assistenza nel soccorso e nella ricostruzione”.