Il Partito Socialista ha reso noto la versione finale del suo programma, battezzato “Per unarinascita albanese”. Il documento, lungo 90 pagine, verte su quattro punti programmatici principali: la ripresa economica, il rinnovamento della società, il ripristino della democrazia e il traghettamentodell’Albania verso l’Unione Europea.
“Insieme” scrive nella prefazione i capo del partito, Edi Rama, “possiamo togliere di mezzo questo governo…insieme lavoreremo per una ridistribuzione più equa della ricchezza…insieme, senza dubbio, possiamo fare una politica migliore”Il primo punto del programma èl’economia, che secondo il Partito Socialista sta degradando ogni giorno e sempre più. E punta il dito sulla disoccupazione in crescita. Da qui la promessa dell’apertura di 75 mila nuovi posti di lavoro all’anno, ovvero 300 mila nuovi posti di lavoro durante il primo mandato.
Questo, secondo il Partito Socialista, si raggiungerà attraverso la creazione di un nuovo modello economico che porterà allo sviluppo del paese. La proposta è quella di un passaggio da un’economia basata sul consumo dei beni importati, le rimesse degli emigrati e il sommerso, a un economia basata sul lavoro, la produzione locale e l’aumento di produttività.
Per questo, a loro dire, siintende intraprendere una serie di riforme radicali. In primo luogo, un cambiamento radicale della politica fiscale, che secondo il Partito Socialista sarà messa in funzione allo sviluppo economico e sociale. Il programma prevede un abbassamento del costo della vita per il 95% della popolazione, eliminando il peso delle tasse, garantendo una giustizia sociale attraverso la tassazione progressiva. Inoltre, la nuova politica fiscale ridurrà i costi di produzione agricola attraverso la creazione di una rete nazionale di raccolta e commercializzazione dei prodotti agricoli e i finanziamenti pubblici nel settore agricolo, quali verranno quintuplicati.
Il programma prevede la riduzione dell’IVA sui prodotti alimentari di base, azzerandola del tutto per la farina, pane, latte, uova e medicine. La riduzione del debito pubblico è un altro punto importante. Il Partito Socialista si impegnerà a tenere sotto controllo il deficit di bilancio entro il livello del 3%. “Mentre il capitale e concentrato nelle mani del 5% della popolazione, il debito pubblico è diventato un pesante fardello” denunciano i socialisti. Un altro punto importante è anche quello che riguarda i diritti di proprietà, che l’opposizione promette di risolvere in modo definitivo.
Inoltre, entro il primo mandato, il Partito Socialista si impegnerà a costruire un Albania senza rifiuti euna moderna infrastruttura per supportare lo sviluppo e avvicinare l’Albania all’Europa. Una posto importante nel programma è dedicato al turismo come settore chiave. Lo sviluppo del turismo avverrà attraverso l’elaborazione e l’approvazione un piano generale nazionale. Allo stesso tempo, le risorse naturali del paese saranno rese di pubblica utilità e di servizio, il che significa l’annullamento di tutte le concessioni illegali e il ripristino della piena trasparenza nei concorsi pubblici.
Il secondo punto è quello del rinnovamento della società con una particolare attenzione allo stato sociale. Per garantire dei servizi pubblici solidali verrà imposto il salario minimo e la garanzia di una pensioneche non sarà inferiore al 40% dello stipendio medio.
Come terzo punto e stato scelto il termine “ripristino della democrazia” dovesiprevedono elezioni libere e oneste, riforma nella giustizia e lotta alla corruzione.
La quarta e ultima parte del programma tratta dell’adesione dell’Albania all’Unione Europea. L’opposizione promette di soddisfare tutti gli obblighinecessari per ricevere lo status di candidato e l’immediata trattativa all’adesione.
Novità per gli emigrati. Nel programma del partito socialista compaiono i numeri degli emigrati albanesi: Un milione e 500mila circa, ovvero 30% della popolazione (40% della popolazione attiva). Vista la consistenza, il partito socialista scrive sul programma i seguenti impegnia favore degli emigrati:1) riforma dei servizi consolari, offrendo più servizi agli emigrati e ai giovani che studiano all’estero 2) Possibilità di voto a distanza 3) programmi di educazione su TVSH2 che avranno come fine l’istruzione dei figli degli emigrati.