La Commissione per le Relazioni Estere per l’Europa sud-orientale del Parlamento Europeo ha inviato unadelegazione in Albania per le elezioni amministrative dell’otto maggio presiedute dall’europarlamentare Eduard Kukan. Il compito della delegazione era quello di osservare l’andamento delle elezioni dal 6 al 9 maggio. Un po’ come gli osservatori inviati dal’OSCE-ODIHR o quelli locali.
E proprio oggi, questa delegazione, in una seduta del Parlamento europeo, ha rapportato davanti ai membri, le elezioni, svoltetra calma e tensione, tra legalità e irregolarità, tra accuse e contro-accuse. Realtà del tutto albanese.
Per Kukan, “la giornata dello svolgimento delle elezioni era calma e ordinata dove la presenza degliosservatori internazionali era vitale, ma nei giorni successivi c’è stato un deterioramento della situazione”.
Inoltre, Kukan fa notare ai suoi colleghi europarlamentari la decisione della CEC di approvare una norma che renda possibile la “ri-valutazione” di alcuni voti messi negli scrutini sbagliati, decisone presa con i soli 4 voti della maggioranza nella Commissione Elettorale Centrale. Dopo questa decisione, l’opposizione haabbandonato i lavori parlamentari nelle rispettive Commissioni parlamentari e ha chiamato i suoi sostenitori alla mobilitazione contro questa decisione della CEC, per loro illegale. Kukan, inoltre ha sottolineato anche gli sforzi degli ambasciatori internazionali a Tirana, specialmente quello USA, UE e OSCE, quali hanno agito conla loro diplomazia a porte chiuse per riportare la calma in modo che il processo elettorale vada a buon fine.
Non nascondendo il suo pessimismo, Kukan dice che “la situazione in Albania ormai è da lungo tempo immersa in una mancanza di fiducia reciproca degli schieramenti politici e una polarizzazione estrema tra loro. Sfortunatamente, la mia impressione è che l’ulteriore deterioramento nelle elezioni ci ha mostrato ancora una volta i difficili problemi della politica in Albania”.
Per Nikolaos Chountis, il delegato per l’Albania, il processo elettorale è molto complesso ma il problema principale sta nella politica albanese. Chountis portato all’attenzione del Parlamento europeo anche la votazione con stampo“famigliare” anche se ci sono stati dei manifesti per evitarla. Altro elementoevidenziato da Chountis era la facilità di cancellare gli inchiostri sulle dita, cosa che comporterebbe una votazione multipla delle persone.
L’europarlamentare Victor Boshtinaru, ha citato il rapporto preliminare OSCE-ODIHR secondo il quale, c’è spazio di dubbi sulla legalità dell’apertura di alcuni scrutini per poter ri-valutare dei voti messi in quelli sbagliati.
Invece ieri pomeriggio, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza Comune Catherine Ashton insieme al Commissario per l’allargamento Stefan Fule, hanno tenuto una relazione dove sottolineano si appellano alla politica per l’importanza del processo elettorale che dopo la proclamazione della CEC a favore del candidato del Partito Democratico LulzimBasha, l’opposizione ha contestato tale decisione davanti al Collegio Elettorale. Ed è proprio qui tutta l’attenzione dell’Ue, che secondo loro deve essere trasparente,indipendente e conforme alla legge.
Per il resto, non c’è altro che aspettare.