Tante le offese e le accuse reciproche alla prima seduta parlamentare dell’anno nuovo, svolta ieri. Nasip Naço entra al governo al posto di Ilir Meta, ed Edmond Haxhinasto sarà il nuovo Vice Primo Ministro.
Nasip Naço sarà il nuovo ministro dell’Economia albanese dopo le dimissioni di Ilir Meta venerdì scorso. Invece la carica di Vice Primo Ministro va ad Edmond Haxhinasto, attuale Ministro degli Esteri. Il Parlamento ha votato ieri con i soli voti favorevoli della maggioranza i decreti di nomina di Naço e Haxhinasto, ma la seduta si è interrotta più volte per via dei diverbi tra Berisha e i deputati dell’opposizione. Accuse reciproche di ogni tipo e uno spettacolo indecente per una cultura parlamentare che vuol definirsi civica, matura e democratica.
Al centro dei diverbi, il linguaggio usato dal Primo Ministro Berisha nei confronti del leader dell’opposizione Edi Rama che non siede in parlamento perché nelle elezioni del 2009 non si è candidato come deputato. È solito per Berisha punzecchiare e frustare i deputati socialisti sulla vita privata di Edi Rama, il suo rapporto con il gruppo parlamentare socialista, e gli viene ancora più facile senza Rama in aula. Ma i socialisti non ci stanno più. Ieri si sono alzati per impedirlo di continuare ad offendere ed accusare a ruota libera il loro leader. Ed è stato questo il motivo per quattro delle cinque interruzioni della seduta. Complice il contesto critico creatasi dopo la trasmissione del video su Meta, ogni volta, dopo le parole del capogruppo socialista Gramoz Ruçi, Berisha ritornava alla figura di Edi Rama. I socialisti radunati sotto i banchi del governo in aula, gli sgridavano in coro “vattene”, “imorale”, “ladro”, “brigante”. Etichette che non hanno fatto scomporre il Primo Ministro, deciso di continuare il suo discorso, chiamando alcuni dei deputati socialisti per nome e fornendo dettagli sul loro presunto coinvolgimento in affari corruttivi e traffici. Offese a parte, per Berisha, i socialisti che sgridano “sono i clan della mafia e della droga. Una banda di gangster”. Perché “una banda del crimine ha osato con un atto golpista di montare un video sul Primo Ministro. Immaginatevi cosa può farvi quest’uomo cari cittadini”, ha dichiarato Berisha riferendosi a Rama e al taglio infelice del video che fuori da ogni contesto collega anche il Primo Ministro all’affare sulla concessione.
Immediata la replica del Capogruppo socialista Gramoz Ruçi. “Oggi, abbiamo offerto al Primo Ministro di andarsene. Oggi, gli albanesi hanno visto ed ascoltato che tu puoi rubare, ma puoi anche prendere in giro le persone. Puoi rubare ma allo stesso tempo puoi sgridare, offendere e ingannare. Puoi lasciare l’Albania senza integrazione europea ed andartene fiero di questo. Puoi essere corrotto, ma anche giurare onesta”, ha detto Ruçi, rivolgendosi a Berisha. Pertanto, i socialisti si appellano a tutti i cittadini di scendere in piazza il 21 gennaio prossimo per protestare contro questo governo e riappropriarsi della propria dignità. In aula è intervenuto anche Ilir Meta, portando elementi nuovi sulla concessione di cui parla con Prifti nel video ripreso da quest’ultimo. Per Ilir Meta, documenti del Ministero dell’Economia alla mano, il consorzio escluso dalla gara avrebbe consegnato al Protocollo del Ministero il 5 gennaio 2010, la decisione che la Corte d’Appello avrebbe preso a loro favore a settembre del 2009. E nella richiesta di protocollo c’è anche una nota scritta a mano dall’allora Ministro Prifti in cui chiede al Segretario generale del suo dicastero di procedere per portare avanti la causa. Insomma, sarebbe successo tutto prima dell’incontro tra Meta e Prifti. Se le cose stanno così, perché nella sua dichiarazione per la stampa, la Presidente della Corte di Cassazione ha sostenuto che sulla stessa causa l’Appello si sarebbe pronunciato il 18 giugno 2010? Spetterà alla Procura svelarne l’incongruenza.