Le dichiarazioni di Prifti su Meta in un programma televisivo in prima serata, hanno scatenato accuse reciproche tra i due leader del Movimento Socialista per l’Integrazione di voler far cadere il governo Berisha e governare in coalizione con i socialisti senza dover ricorrere a elezioni anticipate.
L ‘ex-ministro dell’Economiae dell’Energia Dritan Prifti non ci sta. Ospite del programma televisivo Top Story in onda ogni giovedì sera su Top Channel, la principale tv privata albanese, ha ricostruito la sua ascesa in politica, difeso il suo operato e respinto tutte le accuse di corruzione rivoltegli dall’opposizione socialista.
Soffermandosi sulla vicenda della sua destituzione da Ministro dell’Economia per decisione del Consiglio Direttivo del Movimento Socialista per l’Integrazione di cui è uno dei Vice Presidenti, Prifti ha dichiarato che la sua estromissione dal governo fa parte di un complotto organizzato da Ilir Meta, leader del suo partito. E non usa mezzi termini nel definire la sua relazione con Meta nei dieci anni di vita del movimento che hanno fondato insieme nel 2001: “Egli è il politico che vuole collaboratori leccapiedi e mercenari senza apprezzare le persone competenti che gli stanno a fianco. Su questo piano ho avuto una relazione problematica con Meta perché non tutte le sue commissioni e richieste potevano essere soddisfate in quanto fuori legge. E il rispetto della legge è in primo piano, soprattutto perché a un politico nella mia posizione, viene controllata ogni firma”. Dall’altra parte, nonostante l’apprezzamento del Primo Ministro Berisha per il suo operato nella direzione del Ministero dell’Economia, Prifti ha deciso di rispettare la decisione del suo partito. Non si è fatta attendere la replica di Meta che ieri mattina si è detto sorpreso dalle esternazioni dell’ex-ministro. Per Il Vice Primo Ministro albanese e attuale Ministro dell’Economia, Prifti avrebbe esercitato pressione su di lui per non allontanarlo dalla carica di ministro, ma Meta l’avrebbe tollerato durante questo periodo per via delle sue condizioni di salute. Per di più, Prifti avrebbe incontrato Rama alcuni giorni fa, proponendo poi a Meta di far cadere Berisha e formare un nuovo governo in coalizione con il Partito Socialista. In cambio Meta sarebbe diventato Primo Ministro e Prifti sarebbe ritornato a capo del dicastero di Economia. Ieri pomeriggio, Prifti ha risposto a Meta, accusandolo di essere stato lui ad aver avviato negoziati con Rama per far cadere Berisha e assumere la guida del governo con il sostegno dei socialisti. Inoltre, Prifti avrebbe avvisato Berisha delle trattative in corso tra Rama e Meta. L’incontro Prifti – Rama è stato smentito dal deputato socialista Taulant Balla. Rama invece, commenta cosi la replica di Meta: “Chiunque conosce il sogno di Meta di diventare Primo Ministro e chiunque sa che è pronto a fare di tutto per ottenere quel posto. Per questo motivo, sogna Prifti che glielo propone a nome mio, per poi raccontarlo agli albanesi non come se fosse un sogno ma un fatto realmente accaduto. Quindi non badategli, ha detto che l’ha sognato tre giorni fa, vedremo cosa dirà nei prossimi giorni”. Dritan Prifti non si ferma solo in questioni puramente politiche. Fanno discutere le sue accuse di corruzione rivolte ad ambienti vicini all’governo, chiamando direttamente in causa il Vicecapo della Polizia di Stato Agron Kuniqi, ex guardia di corpo di Berisha. Si tratta di episodi di contrabbando di petrolio in cui sono coinvolti appartenenti alla Polizia di Stato e alle dogane, episodi di cui, a detta di Prifti, è stato informato anche Berisha. Per ora Berisha tace mentre Rama si prepara ad accogliere tra le sue fila Erion Veliaj quale lascia la direzione del Movimento G99 per approdare nel PS come coordinatore dell’opposizione.