“I palazzi dei ministri verranno abbattuti, non comprate nulla lì”. La nuova forza politica albanese sembra giocare la sua partita elettorale su una scala diversa da quanto visto in campo finora. L’Alleanza RossoNera ieri è entrata nella città di Valona e per un’ora ha circondato il complesso residenziale della città, secondo alcune fonti giornalistiche appartenente al suocero di Lulëzim Bashë, braccio destro di Berisha nonché attuale sindaco di Tirana. Rifiutando la cementificazione della costa ionica da parte di amici del Primo Ministro Sali Berisha, il leader del partito Spahiu ha esortato i cittadini a non comprare appartamenti costruiti indebitamente sulla costa albanese, che Alleanza considera un importante bene comune e non privato né di governo.
La costruzione di grattacieli vicino alla costa –hanno dichiarato i rappresentanti dell’alleanza- è un atto barbaro da parte di governanti senza scrupoli; Sali Berisha e i suoi ministri ne sono responsabili in modo particolare, costruendo edifici sulla costa ionica a meno di 100 metri dal mare al mero scopo di riciclare denaro pubblico.
Secondo Alleanza Rossonera, molti palazzi a Valona sono stati eretti con il denaro e il potere ai democratici, senza però dimenticare il consenso dei socialisti.
Sarà fatta giustizia, sostiene Alleanza Rosso Nera, e ogni palazzo costruito verrà distrutto se non risponderà ai canoni di sicurezza e legalità previsti. Il partito, che alle elezioni politiche del prossimo anno correrà da solo senza allearsi con il partito socialista all’opposizione di Edi Rama, promette inoltre che, a partire dal 2013, la costa di Valona presa in ostaggio da ministri e sostenitori di Sali Berisha tornerà in mano ai cittadini. Secondo il leader Spahiu la nuova forza cercherà di rappresentare l’elettorato passivo che attualmente non si reca alle urne, il 62% dei cittadini con diritto di voto.