Hai letto il titolo di sopra? Non ti piace? Se non ti piace fin dall’inizio, sei pregato di non andare oltre. Sei uno di quei militanti che si fa trascinare dalle belle parole e che voteresti pur sapendo che non combineranno un bel niente?! Vale anche per chi vuole il potere sulla tutto sulla propria persona, per chi non ha un lavoro, ma continua lo stesso a stare dietro ai partiti pur non avendo una grana in tasca, o per chi ha l’occasione di approfittare il più possibile in questi giorni per la legalizzazione di un piano non in regola, non andare avanti a leggere ti prego.
Ti avviso che se appartieni a una delle categorie di sopra o se ti interessano le riunioni di partito senza alcuna indipendenza personale, allora evita di leggere quest’articolo, non fa per te! Dovrebbe leggerlo solo chi ha già votato e sa di non poter fare nulla quando vuole ottenere il potere ogni volta a tempo addebito.
Il 23 giugno io non voterò nessuno per vari motivi. Non che io non voglia votare, ma non ho nessuna intenzione di contribuire col mio voto a far salire o scendere dal piedistallo del potere il male minore affinché si rovesci un impero e subito dopo ne venga costruito un altro del tutto simile. Non a caso ovviamente, ma da noi il più delle volte il male minore è diventato maggiore, scombussolato anche dai tornaconti personali per quella possibilità in più negata alle persone semplici. Il giorno in cui milioni di elettori andranno a votare, lo farò anch’io, ma solo per strappare la scheda elettorale come segno di opposizione per quello che non mi permettono di scegliere, visto che sulla scheda non viene riportato un quadrettino in basso con scritto “Nessuno di quelli sopra”, ma anche perché i nostri politici sono tutti marci. Lo so che ogni tipo di opposizione che potresti fare col tuo voto è inutile, ma è importante anche il fatto che in città si comincia a parlare più che mai su come trovare modi di opposizione tramite azioni come scheda bianca, anti, strappa la scheda, ecc …
Se oggi siamo in pochi, domani saremo di più. Oggi se ne parla, domani si agirà. Voglio oppormi, perché è così che sono cresciuto, non accetto che rimanga in parlamento qualcuno che non mi rappresenta, che poi non si tratta nemmeno di rappresentazione, ma solo di immaginazione, dato che i politici di sinistra hanno già dato prova delle loro putride paludi meglio di quanto abbiano fatto quelli di destra mettendocela tutta. Chi potrei votare tra gli altri partiti che mantengono ancora lo stesso approccio dei partiti più grandi di cui sono una diramazione e con cui continuano a coalizzarsi? O qualcuno dei vecchi e decrepiti partiti di quegli stessi che arruolano tra gli ex anche qualche organizzazione giovanile? Qual è l’unica motivazione per cui non voglio e non accetto queste persone?
Sono pienamente consapevole del fatto che molti altri sono morti per il diritto di voto ed è grazie a loro che io oggi godo di questa possibilità, ma questo non significa che io debba continuare a votare la mia responsabilità personale perché così mi è stata tramandata. Mi ricordo la prima volta che ho votato e mi sembrava una delle cose più importanti da aggiungere al bagaglio dei miei ricordi. I miei genitori non votano da tempo per questione di responsabilità. Idem una buona parte della mia famiglia.
Tutto ciò è dovuto ad un malcontento che dura da anni ormai e non ne possiamo più di queste persone che noi dobbiamo votare affinché essi riempiano le proprie tasche. E non sono per niente tentano di votare uno per destituire l’altro. Vedendo le promesse più futili che abbia mai sentito sia da destra che da sinistra, vedendo i nostri intellettuali ed artisti (dai quali sono profondamente deluso) che assecondano alla grande la politica, vedendo i cittadini oltre modo cupidi del cervello dei nuovi candidati da eleggere, dei nuovi posteriori che si siederanno senza rappresentare nessuno, ma anche a causa di un’immobilità dell’ego cittadino, voglio fare una proposta a tutti coloro che sono stufi dei politici di questo paese: Andiamo a votare, concediamogli il tempo e la disponibilità, ma strappiamo la scheda elettorale il 23 giugno.
Laddove le persone sono deluse o non hanno il tempo di votare, la miglior stima verso se stessi sarebbe quella di andare a votare, ma poi abbandonare il tutto tramite il RIFIUTO.
In quanto cittadini senza coscienza e disinteressati di tutto quello che accade aldilà del soglio di casa nostra, poniamo tutte le nostre speranze in queste persone che non ci risparmiano le loro sciocchezze nemmeno negli slogan politici. In questa nostra Albania, dove le cose appaiono per lo più impossibili, ma che benevolmente e semplicemente lo possono diventare anche nei prossimi quattro anni, se il 23 giugno tutti quelli che non vogliono votare sono delusi dai messaggi insignificanti, o nei casi in cui il denaro profumato vuole mettere nelle proprie grinfie anche quei pochi metri rimasti della BELLA ALBANIA, allora dovete distruggere la scheda di votazione.
Quanti NON ho usato finora! E’ che sono profondamente deluso sia dal buon senso dei cittadini, sia dalle promesse vacue. Rovinando e strappando il tuo voto, tu ALBANESE, ovunque tu ti trovi, dimostri a queste persone che parlano su e giù che oggi hai una pressione nelle tue mani, e un domani tutti insieme potremo aggiungere una casella nella scheda elettorale che riporti la scritta: “Nessuno di quelli sopra”. Il bello è che i nostri intellettuali sono talmente in gamba che, invece di chiedere un Opera o un Teatro Nazionale come si deve, si lagnano affinché si distrugga il passato e si costruisca un futuro di interessi. Bisogna riflettere meglio su quanto vale il nostro voto. Com’è possibile che un tale potere non ottenga ciò che merita e si trasformi in quello che Nietzsche chiama “un potere senza vittoria”.
Una maggior conoscenza ( quella della piena mancanza di libertà della volontà umana) è comunque uno dei successi minori perché si trova sempre col peggiore degli avversari ossia l’orgoglio umano. In questo circolo, il voto va al leader di quel partito che presenta dietro di sé un seguito di militanti più periferico che parteggia di destra, e un altro seguito di sinistra. Allora gli idealismi e l’onestà da ingenui o stupidi giovano al partito molto più di quanto guadagnassero in onestà ed essi stessi si rendono conto che alcuni politici vengono apprezzati e amati come nomi, volti, schede elettorali, cifre e voci durante le campagne e le elezioni.
Non cambierà nulla fino a quando saremo noi a scendere nelle piazze perché fa male la testa a noi e non al leader del partito, tutti noi dovremmo darci una mossa e dobbiamo farlo perché è la nostra coscienza a chiedercelo. Scenderemo nelle piazze solo quando saremo una società compatta e forte che si prenderà cura anche degli alberelli che vengono piantati per le strade. Il 23 giugno andrò a votare, non vedo l’ora di farlo, farò pure una foto al mio voto e lo pubblicherò su facebook tutta scarabocchiata e strappata. Un giorno un mio amico autista mi disse giustamente: “oggigiorno è vergognoso occuparsi di politica”.
Mi rendo conto sempre di più che in un modo o nell’altro i politici albanesi sono tutti una merda e non mi va di stare vicino al loro odore. Ribellione, riflessione, ricreazione nei confronti della partitocrazia e non dimenticatevi: strappate la scheda elettorale il 23 giugno.
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