Qui di seguito è “Fornitore Sotto controllo” (titolo originale: “Supplier Under Scrutiny on Aging Arms for Afghans“), un articolo di prima pagina del edizione di giovedì di The New York Times sul contratto AEY / Meico.
Si tratta dello stesso articolo sul quale, in un discorso di fronte al Parlamento la scorsa settimana, Sali Berisha aveva affermato che non sarebbe stato pubblicato perché era basato su delle menzogne. Berisha, sostiene inoltre, che Chris Chivers, il capo ufficio di NYT’s Mosca, ha scritto questo articolo come risultato di una cospirazione russa sul Kossovo.
Il premier aggiunge che Nicholas Wood, il quale ha contribuito all ‘articolo intervistando Fatmir Mediu, è stato licenziato per le storie inventate. Per essere chiari, Chivers è stato il primo giornalista che ha composto tutta la storia, prima che diversi altri giornalisti avvessero contributo alla stessa.
C’è da menzionare il fatto che le indagini sono state condotte in un certo numero di posti di cui Albania, Italia, Cipro, l’Afghanistan, l’Iraq, la Russia, l’Ucraina, New York, Washington, E Miami. È vero dunque, che Wood sta per lasciare il Times, ma solo perché è stato promosso ad un altro incarico. L’articolo incriminato era finito ben prima di questo suo cambiamento di ufficio. Tutti gli altri giornalisti Times che hanno contribuito sull’articolo sono tutt’ora dipendenti.
La persona che ha investigato sulla storia non abita a Mosca o in Albania – come Berisha presume – bensì a New York. Per la cronaca, Chivers siè laureato al Cornell University dove ha ricevuto la sua laurea della Columbia School of Journalism. È stato un capitano della marina degli Stati Uniti ed un veterano della guerra del Golfo. Egli è anche un giornalista altamente rispettato e ha vinto numerosi premi giornalistici per la realizzazione, tra cui una citazione Pulitzer.
Riguardo a Berisha e le sue tipiche selvatiche pretese infondate, guardiamo il suo passato in modo da poter decidere di chi è credibile e chi non lo è.Nel 1996, in qualità di Presidente, ha cercato di abbattere la costituzione, ma, fortunatamente, è stato respinto.
Nel 1997 Berisha ha ignorato gli avvertimenti da numerose parti, tra cui il sottoscritto, a porre fine alle schemi piramidali. Invece, è comparso in televisione con uno dei più grandi operatori del sistema piramide albanesi, il quale sosteneva che il loro investimento era al sicuro. Solo poco tempo dopo le scheme piramidali hanno fallito, ne fu il caos, che ha causato la morte e la distruzione dellavita di migliaia di persone.
Nel 2005, durante la campagna come leader dell’opposizione, Berisha ha promesso di indagare il governo Nano per pratiche di corruzione. Egli ha promesso di invertire l’accordo stipulato per la Albtelecom. Egli ha promesso trasparenza, egli ha promesso libertà di media, ha promesso molte cose, ma dal momento in cui è diventato Primo Ministro ha dimostrato di non poter mantenere una serie di promesse. Ora presiede un governo corrotto e moralmente fallito senza nessuna differenza dal governo Nano.
E a causa della negligenza del suo governo, con la tragica esplosione a Gerdec, Berisha ha portato, ancora una volta, morte e distruzione di massa inAlbania. Ad oggi, il numero dei morti a Gerdec è salito a 24.
Berisha ik! (Berisha, vattene)
Il New York Times (NYT) sostiene che gli Stati Uniti avevano scelto un’azienda debole per fornire le forze afgane di munizioni. E la stessa aveva trasportato in Afganistan vecchie munizioni.
Si tratta dell’azienda AEY la quale, sempre secondo il NYT, nel gennaio dell’anno scorso aveva vinto un contratto governativo da 300 milioni di dollari, per diventare così il fornitore più importante dell’esercito e della polizia afgana. La maggior parte delle munizioni erano state comprate dalle vecchie riserve dell’Ex Blocco Comunista, ma anche munizioni le quali il Dipartimento dello Stato e la NATO avevano catalogati come ” vecchiee non utilizzabili”.
Secondo il giornale, Pentagono aveva interrotto il contratto con quest’azienda per altre forniture per via delle spedizioni di munizione cinese. Le autorità americane dichiarano che il presidente dell’azienda aveva mentito all’esercito informandoli che le munizioni era ungheresi. Secondo NYT, è possibile che la provenienza di una parte di questi armi fosse proprio l’Albania. La sede centrale dell’azienda si trova a Miami e il presidente era Efraim Diveroli di 22 anni. Il vicepresidente aveva un massaggiatore di nome David Packouz. È da diversi giorni che ilnome dell’azienda americana AEY viene menzionato nei giornali, il più delle volte per affari poco chiari. Secondo NYT, AEY ha avuto contatto con un imprenditore del posto, Kosta Trebicka, per impachettare le munizioni.
Proprio il suo commercio con l’Albania ha fatto nascere dei dubbi sulla corruzione in questo paese, dove secondo il Times, come tramite tra il governo albanese e l’azienda america è stata usata un’altra azienda con sede in Cipro. Di quest’ultima ci sono ancora molti dubbi. In più, lo stesso Trebicka accusale autorità che la scelta dell’azienda cipriota Edvin era direttamente legato al guadagno di soldi sporchi.