Gent Cakaj ha partecipato ieri al primo incontro ufficiale come ministro degli esteri dell’Albania: il vice-ministro, infatti, ha preso parte al summit dei ministri degli esteri dei paesi dell’Unione Europea e dei Balcani che si è tenuto a Bucarest.
La reazione serba
Al primo incontro ufficiale da ministro, Cakaj ha subito dovuto affrontare una reazione particolare del suo omologo serbo, Ivica Dačić, che non ha risparmiato frecciate a causa delle origini kosovare di Cakaj.
All’incontro ha partecipato anche il ministero degli esteri del Kosovo, Behxhet Pacolli: fatto ritenuto da Dačić una provocazione, che l’ha portato ad aprire il suo discorso con una frecciata verso Albania e Kosovo.
Cercando di mettere Cakaj in difficoltà, Dačić ha espresso preoccupazione sul perché il Kosovo abbia due ministri degli esteri:
“Perché il Kosovo ha due ministri degli esteri sul campo? Questa è una pesante provocazione da parte del ministro degli esteri Edi Rama.” – ha affermato Ivica Dačić.
D’altra parte, non è tardata ad arrivare la risposta di Gent Cakaj che ha provocato l’ilarità dei presenti. Soffermandosi sul fatto che anche il ministro Ivica Dačić è nato in Kosovo (a Prizren), ha ricordato di conseguenza al suo omologo serbo che si sarebbe dovuto interrogare prima sulla questione:
“Fatti alla mano, signor ministro, si sarebbe dovuto scandalizzare prima, perché il Kosovo aveva già due ministri degli esteri e dice un detto ‘non c’è due senza tre’!
Se non sbaglio lei è di Prizren e rappresenta la Serbia, anche io sono kosovaro però rappresento l’Albania.” – ha detto in risposta Gent Cakaj.
La delega a Gent Cakaj
Edi Rama, un giorno dopo esser stato nominato ministro degli esteri, ha delegato il ruolo a Gent Cakaj, che lui stesso aveva nominato come ministro degli esteri nel rimpasto di governo di fine dicembre.
Cakaj, tuttavia, era stato criticato – a causa della sua giovane età, dall’inesperienza e della sua cittadinanza kosovara – dagli esperti politici del paese: quest’ultimi, infatti, lo avevano ritenuto non all’altezza per alcuni importanti appuntamenti che attendono l’Albania nel 2019, come l’apertura dei negoziati ufficiali con l’Unione Europea.
Per questo, il presidente Meta aveva rifiutato di firmare il decreto riguardante il licenziamento dell’ex ministro Bushati facendo passare l’incarico nelle mani del premier Rama, il quale – attraverso questo ‘escamotage’ – è riuscito comunque nel suo intento di affidare il ruolo al 26enne Cakaj.