Attraverso una lettera, il capo di stato Ilir Meta ha chiesto al presidente della Commissione di Venezia – Gianni Buquicchio – di riflettere sul progetto di parere nel quale si afferma che il Presidente albanese ha violato la costituzione, affermando che tutto questo potrebbe influenzare negativamente la risoluzione della crisi politica nel paese.
Meta, inoltre, ha chiesto che la questione prenda la totale considerazione di tutti i membri della Commissione dato che è arrivata in un momento in cui la grave crisi del paese stava andando verso una soluzione:
“Data la situazione senza precedenti in cui si trova oggi il mio paese, dove nessuna delle istituzioni costituzionali del sistema giudiziario che garantiscono il controllo e il bilanciamento tra i poteri non è in funzione, e in condizioni in cui la grave crisi sembra dirigersi verso una soluzione grazie a più autorità dei principali paesi partner europei, chiederei che l’analisi di tale questione riceva la massima attenzione da parte di tutti i membri della Commissione.” – afferma il Presidente nella lettera.
Lo scorso 27 settembre, la Commissione di Venezia aveva reso noto la sua opinione riguardo all’annullamento delle elezioni amministrative del 30 giugno 2019 in Albania da parte di Meta, dichiarando che il Presidente della Repubblica Ilir Meta era andato oltre le sue competenze costituzionali annullando le elezioni e indicendone altre, ma anche che la gravità degli atti non era tale da giustificare l’impeachment.
In precedenza , lo stesso Meta aveva dichiarato che avrebbe rassegnato le dimissioni nel caso la Commissione di Venezia avesse valutato sue azioni anti-costituzionali.
La lettera
L’argomentazione di risposta di Ilir Meta alla presa di posizione della Commissione di Venezia si basa principalmente sul fatto che, a suo parere, la Commissione non abbia una conoscenza approfondita della situazione politica in Albania:
“[…] Trovo appropriato sottolineare che solo una conoscenza approfondita della situazione in Albania consentirebbe una valutazione obiettiva dell’attività costituzionale del presidente.
Ho rafforzato questa convinzione durante l’incontro tenuto con i reporter a Tirana della Commissione di Venezia, i quali hanno espresso apertamente la loro preoccupazione riguardante il non conoscere né la storia, né il contesto degli eventi, considerati elementi chiavi per la corretta interpretazione dell’attività costituzionale del Presidente della Repubblica.”
Il presidente della Repubblica albanese definisce il progetto di parere “contraddittorio” e “guidato a priori da alcune idee fisse della Commissione”, così come “sbilanciato e incompleto”. Inoltre, accusa i membri della Commissione di aver tratto conclusioni che vanno al di là del loro mandato e di aver interferito nelle valutazioni dell’OSCE-ODIHR, la massima istituzione autorizzata a monitorare e gestire le questioni elettorali, non citando nell’analisi nessuno dei 3 rapporti che l’OSCE-ODIHR ha redatto durante il monitoraggio delle elezioni in Albania
Leggi la lettera in lingua albanese del Presidente Meta sul sito ufficiale