Il primo ministro Edi Rama ha risposto pubblicamente alle dichiarazioni del capo di stato Ilir Meta, il quale ieri aveva espresso pubblicamente il suo sostegno alla creazione di un parco naturale sul fiume Vjosa evitando in questo modo le costruzioni di centrali idroelettriche lungo il suo corso.
Le dichiarazioni di Meta
Il presidente del Paese delle Aquile ha partecipato ieri alla tavola rotonda “Il futuro del fiume Vjosa” a Tirana, alla quale hanno presenziato anche alcuni esperti scientifici:
“Sostengo fortemente il blocco delle costruzioni delle dighe sul fiume Vjosa e l’istituzione di un Parco Nazionale su quella parte del fiume dove è previsto vengano costruite le centrali.
Una revisione del governo riguardante i piani di costruzione su questo fiume sarebbe, non solo un ottimo segno di democrazia in linea con l’opinione nazionale e internazionale, ma anche una reazione responsabile a tutti i ripetuti consigli delle istituzioni più alte europee.
Qualsiasi atteggiamento testardo non servirebbe al bene comune del paese e allo stesso tempo al nostro viaggio verso l’UE. Spero che la tavola rotonda di oggi “Il futuro del fiume Vjosa ” riuscirà a stabilire un dialogo mancante tra scienziati, società civile e istituzioni statali, al fine di preservare la nostra meravigliosa natura.
Proteggiamo Vjosa e gli altri fiumi dell’Albania prima che l’arroganza, l’irresponsabilità e la follia mettano il piccone anche sul turismo, una delle alternative a lungo termine per lo sviluppo economico sostenibile del paese, e per le molte famiglie albanesi che vivono in queste aree.” – recita il post Facebook pubblicato da Meta al termine della tavola rotonda.
Il capo di stato albanese, inoltre, ha partecipato nella mattinata di oggi all’inaugurazione del centro scientifico e di ricerca dedicato al fiume Vjosa nella città di Tepelena.
Rama: Meta avrebbe dovuto proteggere i fiumi quando era al governo
Non è tardata ad arrivare la reazione – sempre sui profili social – del primo ministro albanese Edi Rama:
“Sarebbe stato molto positivo per Meta aver protetto il fiume Valbona dalla distruzione quando era vice-capo del governo di Sali Berisha, dato che oggi protegge il fiume Vjosa da un pericolo immaginario di centrali idroelettriche che non verranno costruite.
il Ministero dell’Ambiente ha ufficialmente rifiutato di concedere l’autorizzazione per i progetti delle centrali idroelettriche nella parte inferiore del fiume Vjosa, che sarà integrato con il Parco. L’ondata distruttiva del vecchio governo sui fiumi nel suo insieme è stata respinta da molto tempo.” – si legge nel post pubblicato dal premier Rama.