Il primo ministro Edi Rama ha parlato a Durazzo riguardo agli importanti progetti sull’infrastruttura che fanno parte del “pacchetto di ricostruzione.”
Soffermandosi sul progetto riguardante l’autostrada Tirana-Durazzo, il premier ha detto che l’analisi che si sta effettuando per la ricostruzione e l’allargamento dell’autostrada terminerà a Luglio. Inoltre, anche la vecchia strada per Durazzo, ovvero il tratto Tirana-Ndroq-Plepa verrà ricostruito:
“Da qui in avanti la manutenzione delle strade nazionali sarà migliore. Tuttavia, il tratto Tirana-Durazzo non è una strada che merita semplicemente manutenzione poiché ora è divenuto indispensabile ricostruirla ed allargarla, prima di renderla un’autostrada a pagamento. Per questo stiamo effettuando un’analisi che terminerà a Luglio. Nel frattempo stiamo pensando alla ricostruzione e alla riqualifica di un altro tratto stradale, ovvero Tirana-Ndroq-Plepa, che aprirà ulteriori prospettive per lo sviluppo dell’agriturismo.” – ha dichiarato Edi Rama, citando anche altri progetti importanti stradali come Kashar-Thumanë e Kavaje-Rrogozhinë.
Parlando poi di occupazione, il primo ministro ha detto che i salari sono bassi nell’intera area dei Balcani e che ciò è collegato alla produttività dell’economia:
“E’ chiaro che i salari in Albania sono ancora molto bassi, ma questo accade in tutta la regione ed è conseguenza della produttività dell’economia, dell’orientamento dell’economia verso determinati settori, dalle azioni volte a sfruttare il basso costo della forza-lavoro e dalla mancanza di personale qualificato. D’altra parte, però, senza voler dire che la nostra economia sta fiorendo, c’è da dire e non capisco perché molte persone non vogliono accettare che la nostra economia è appena entrata in un momento di svolta, come testimoniano tutti i parametri economici.” – ha continuato Rama.
Il premier si è anche soffermato sulla Veliera – l’opera che verrà costruita davanti al porto – accusando fortemente tutti coloro che hanno protestato contro il progetto (anche contro coloro che hanno etichettato la zona come ‘archeologica’):
“I ciarlatani che si fanno chiamare protettori dell’ambiente e chi ha protestato arrossirà dall’imbarazzo. E’ un intervento che trasforma non solo un’area, ma l’immagine di un’intera città. Spero che i lavori continueranno e che l’anno prossimo la ‘Veliera’ sia lì e funga da magnete per turisti e visitatori. Sono molto dispiaciuto per quello che è successo e mi vergogno per tutti coloro che hanno ostacolato il progetto” – ha concluso il premier.