Oggi il primo ministro Edi Rama è tornato in Albania dopo una giornata passata in Italia, dove è stato ospite di alcune trasmissioni televisive come Porta a Porta sulla RAI, L’Aria Che Tira su La7 e – in ultimo – TG5.
“Verso Tirana dopo 24 a Roma, tv su tv e giornali su giornali, per pulire quanto possibile il fango e il catrame che la leadership cieca della nostra opposizione ha buttato internazionalmente sull’Albania.
Incitano la violenza per il loro personale interesse, ma il conto viene pagato dal paese e dall’economia.” – si legge nel tweet pubblicato in mattinata da Edi Rama.
Le parole di Edi Rama
“I tempi sono cambiati radicalmente, adesso noi siamo in un periodo di crescita importante. Abbiamo il livello più di disoccupazione degli ultimi 27 anni e stiamo cercando di crescere specialmente nel settore del turismo.
Abbiamo sfiorato il mezzo milione di turisti italiani l’anno scorso e vogliamo oltrepassare questo limite. Per questo io sono in Italia: per dire a tutti che la protesta si svolge in un perimetro di un chilometro, fuori da questo chilometro la vita continua.” – ha detto inizialmente il primo ministro.
Sulla rivolta politica dell’opposizione:
“E’ una rivolta del vecchio establishment che è stato mandato via cinque anni fa con un milione di voti – un qualcosa di particolare, di eccezionale, in Albania – e che ha lasciato un paese con grandi problemi che noi stiamo attaccando.
Sicuramente ci sono tante sfide, l’Albania non è sicuramente senza problemi, ma siamo sulla strada giusta.” – ha continuato l’ex sindaco di Tirana.
Su un eventuale compromesso con i partiti d’opposizione:
“Abbiamo un mandato, abbiamo degli obblighi verso la gente. Non possiamo adesso dire ‘annulliamo il gioco, ricominciamo da capo’ e facciamo fare ai nostri avversari la formazione che loro vogliono per vincere la partita.” – ha concluso il premier albanese Edi Rama.