Il dipartimento di stato americano ha pubblicato venerdì la sua relazione annuale riguardante l’implementazione dei diritti umani in Albania, dove – ancora una volta – sono state registrate problematiche di diverso tipo.
Corruzione e impunità
Secondo la relazione, l’impunità continua a rimanere un problema in Albania. I procedimenti penali di funzionari che hanno commesso abusi, infatti, sono stati sporadici ed incoerenti. Politici, giudici e persone con forti interessi imprenditoriali sono riusciti spesso ad evitare le accuse a loro carico.
Inoltre, nonostante il governo abbia istituito alcuni meccanismi per segnalare e punire gli abusi di potere, fino ad agosto 2018 sono state circa 4000 le denunce effettuate per corruzione delle unità di polizia (circa 6500 nel 2017).
Quest’ultima continua a non applicare sempre la legge in modo uniforme soprattutto a causa di legami politici, criminali e personali.
La legge, infatti, prevede sanzioni penali per atti di corruzione da parte di funzionari pubblici, ma il governo non l’ha applicata in modo efficace e spesso questo ha garantito una sorte di impunità per gli accusati.
Riforma del sistema di giustizia
Il dipartimento di stato afferma che, ad agosto 2018, il 44% dei giudici e dei pubblici ministeri che si erano sottoposti alla riforma hanno perso il loro incarico, o perché licenziati o perché si erano dimessi prima di sottoporsi al processo.
La commissione che porta avanti la riforma del sistema di giustizia, più avanti ad ottobre, aveva licenziato 25 giudici e pubblici ministeri, ne aveva confermati 28, mentre altri 16 aveva rassegnato le dimissioni prima di sottoporsi ai controlli.
La politicizzazione delle nomine alla corte suprema e a quella costituzionale, ha minacciato e minaccia l’indipendenza e l’integrità di queste istituzioni.
Libertà di stampa
Secondo il rapporto, i media hanno espresso un’ampia varietà di punti di vista, anche se ci sono stati tentativi di esercitare una pressione politica ed economica su di essi, come minacce e violenze contro i giornalisti che hanno tentato di indagare su crimine e corruzione.
Ciò nonostante, gli imprenditori hanno liberamente utilizzato i media per ottenere favori e promuovere i loro interessi con i partiti politici. La maggior parte dei proprietari delle tv, infatti, ha utilizzato le proprie trasmissioni per influenzare le azioni del governo verso le loro imprese.
La pressione politica, la corruzione e la mancanza di finanziamenti hanno limitato gli organi di stampa e – secondo quanto riferito – hanno ‘autocensurato’ i giornalisti. Non a caso, nel rapporto vengono menzionate le segnalazioni di violenze ed intimidazioni contro i giornalisti, come nel caso di Klodiana Lala sul finire del mese di Agosto.
Condizioni di lavoro
Nonostante il governo abbia stabilito una settimana lavorativa di 40 ore, il rapporto afferma che lo stesso governo applica raramente le leggi relative alle ore di lavoro e alla retribuzione degli straordinari, specie nel settore privato.
Le violazioni degli standard salariali e di sicurezza sul lavoro, secondo il dipartimento americano, si sono verificate più frequentemente nei settori tessile, calzaturiero e minerario.
Inoltre, i lavoratori spesso non riuscivano ad evitare situazioni che mettevano in pericolo la loro salute o sicurezza senza mettere a repentaglio il loro impiego, soprattutto perché i datori di lavoro non hanno protetto adeguatamente i loro dipendenti in queste situazioni.