Nelle ultime 24 ore sono stati registrati quattro nuovi casi con coronavirus in Albania, due dei quali sono medici all’ospedale “Shefqet Ndroqi”, portando così il numero totale dei contagi a 42.
I due medici del hanno avuto contatti con uno dei contagiati che era stato ricoverato in questo ospedale.
Secondo l’annuncio ufficiale del Ministero della Salute, i medici sono in buona salute e si trovano in auto quarantena. Notizie meno incoraggianti arrivano dal reparto delle malattie infettivi dove 3 pazienti su 17 sono in terapia intensiva, un 66enne di Lushnja e un 61enne di Fier e un 50enne di Tirana.
Il comunicato del Ministero della Salute
“Il Ministero della sanità e della protezione sociale si rivolge a tutti i cittadini: Quando contattate e le autorità sanitarie vi preghiamo di farci sapere in anticipo se avete viaggiato all’estero nelle zone contagiate.
Avvisate il personale sanitario se avete un familiare o un parente che ha viaggiato all’estero o se sei stato in contatto con persone che hanno effettuato questi viaggi o che hanno segni di malattia.
Evitare di visitare parenti negli ospedali perché si aumenta il rischio per il personale sanitario. Collaborate con i medici e le autorità. È nostro dovere proteggere il personale sanitario perciò evitate di presentarvi direttamente in ospedale “
Nelle ultime 24 ore si è verificato un aumento del numero di chiamate al numero di emergenza “127”, che ha ricevuto in totale 7247 chiamate, di cui 4468 il codice “corona”.
Numero di persone contagiate da coronavirus oggi
- Tirana 26 casi
- Durazzo 5 casi (uno dei quali è morto)
- Lushnje 2 casi
- Elbasan 2 casi
- Fier 5 casi
- Rrogozhina 2 casi
Rama: gli ospedali privati al servizio del sistema sanitario nazionale
Come molti altri paesi che si trovano ad affrontare COVID-19, per far fronte all’emergenza, l’Albania ha oggi deciso di mettere gli ospedali privati al servizio degli ospedali statali, sia con le strutture che con il personale medico sanitario .
Chi non obbedisce a questo ordine viene multato di 5 milioni di lek (50000 euro circa)-ha fatto sapere Rama- e se non obbediscono anche dopo la sanzione, le strutture pertinenti saranno obbligati con la forza a mettersi a disposizione del servizio sanitario pubblico. Queste strutture andranno a rafforzare le strutture statali aiutando i medici che sono in prima linea contro COVID-19 e saranno sotto la direzione della struttura statale, guidata dal Ministero della Salute per tutta la durata dell’infezione.
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