Attraverso questo appello, centinaia di cittadini hanno firmato una petizione con la quale chiedono al ministro delle Politiche sociali Erion Veliaj, ma anche ad altre istituzioni dello Stato albanese, di reagire per risolvere al più presto il problema delle due donne che vivono in condizioni deplorevoli dopo l’espulsione dall’appartamento in cui vivevano in affitto.
Si tratta di Petrite e Majlinda Xhaferi, madre e figlia. Nonna Petrite ha ben 76 anni. I cittadini vogliono che lo Stato risolva in tempi brevi la loro questione abitativa per evitare un’altra tragedia come quella di Sofia Skëndo, morta in strada poche settimane fa davanti al municipio di Durazzo.
La petizione circola da oltre una settimana sui social network; l’hanno già firmata centinaia di cittadini, tra cui anche il noto pubblicista Fatos Lubonja.
Non ha tardato ad arrivare anche la risposta del ministro tramite una lettera indirizzata agli attivisti, con la quale Veliaj scaricava tutta la responsabilità sul Comune di Tirana e il Ministero della Giustizia. Il ministro, d’altronde, ha ammesso di conoscere il caso e ha fatto noto che lo stava seguendo da vicino.
La notizia ha catturato l’attenzione dei principali giornali e TV albanesi, tra i quali Gazeta Mapo, Shekulli, Vizion +, nonchè di Peshku pa Uj, fra i più seguiti blog online in lingua albanese.
Secondo alcuni rapporti, per questa fascia di popolazione in condizioni disperate finora sono stati costruiti circa cinquecento alloggi comunali, di cui però questi bisognosi non hanno ancora potuto usufruire.
Il Municipio di Tirana, da parte sua, dichiara che gli appartamenti in questione non sono ancora legalmente registrati, ossia ipotecati. Purtroppo, come già noto, in Albania i tempi burocratici sono lunghi mentre Petrite e Majlinda Xhaferri continuano a vivere per strada, nel cuore di questo inverno più freddo che mai.