L’emigrazione continua a rimanere una delle piaghe più preoccupanti per la società albanese, soprattutto perché il Paese delle Aquile sta assistendo ad una vera e propria ‘fuga di cervelli’.
Ovvero tutte quelle migliaia di giovani che hanno terminato il loro percorso di studi in Albania e che scelgono di abbandonare la loro terra natale per un futuro migliore.
L’abbandono dei minori
Nel frattempo, negli ultimi anni, si è notato un nuovo trend: i genitori, in pratica, ‘abbandonano’ i loro figli minorenni in uno degli stati dell’Europa occidentale, principalmente Italia e Germania, con la speranza che le autorità aiutino loro a scappare dalla povertà del nostro paese.
Secondo un documentario realizzato dal giornalista Antonio Cakshiri – pubblicato dall’emittente nazionale albanese RTSH – sono circa 1600 i bambini e adolescenti albanesi (compresi tra i 12 e i 16 anni) che hanno abbandonato l’Albania negli ultimi tre anni per trasferirsi in Italia.
I genitori, quindi, prima si recano in questi paesi con i loro figli minorenni per poi ritornare in patria lasciandoli nelle mani di un destino incerto.
La legislazione italiana, infatti, obbliga i servizi sociali a prendersi cura di bambini e ragazzi minorenni di qualsiasi nazionalità offrendo loro un posto in comunità, vitto e istruzione fino al compimento della maggiore età.
Una volta compiuti i 18 anni, spesso questi ragazzi finiscono in mezzo alla strada, soli e con il rischio di finire in qualche traffico di esseri umani o di finire in mano a qualche banda criminale. Tuttavia, non tutti optano per questa possibilità: una piccola parte torna in Albania, per terminare il percorso di studi lasciato in sospeso.
Questo nuovo fenomeno ha allarmato sia le autorità albanesi che quelle italiane, le quali hanno adottato misure per rafforzare i controlli nei confini, mentre la procura albanese ha avviato le indagini sui parenti dei minorenni in questione, i quali rischiano fino a tre anni di reclusione.
Potete seguire il reportage in lingua albanese qui