Per la soluzione della crisi politica che investe l’Albania dalle ultime elezioni parlamentari del 28 giugno 2010 è intervenuto anche una delegazione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. L’opposizione socialista di Rama continua a boicottare il parlamento e richiede il riconteggio dei voti, invece il governo democratico di Berisha non cede e esercita pressione affinché i socialisti ritornino nella sede legislativa. Durante questi 6 mesi, il fattore internazionale ha spinto la politica albanese a sedersi attorno al tavolo e da circa due settimane, il Presidente della Repubblica albanese, Bamir Topi, sta mediando tra i due leader principali Berisha e Rama per trovare un accordo. AlbaniaNews ha intervistato in esclusiva, on. Luca Volontè, l’unico italiano parte della delegazione dell’AP del Consiglio d’Europa e Capogruppo dei popolari europei in questa istituzione, partito al quale aderiscono anche i democratici di Berisha.
È tornato dall’Albania qualche giorno fa, dove era in missione con gli altri capigruppo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Che idea si è fatto del paese?
Nella visita dei giorni scorsi, guidata dal Presidente dell’Assemblea Parlamentare Mevlut Cavosoglu, abbiamo potuto apprezzare lo sviluppo delle Istituzioni e dell’economia albanese. Sono stato molto colpito, a conferma delle dichiarazioni ufficiali delle diverse missioni internazionali di osservatori elettorali, dalla crescita delle istituzioni democratiche. La vivacità culturale e lo sviluppo accademico mi hanno molto colpito favorevolmente. L’Albania può proseguire i suoi sforzi e potrà affermarsi nei prossimi anni sempre più come una democrazia importante per l’intero contesto europeo e per l’area adriatica e dei Balcani. Quale è stato il clima politico che ha trovato e che cosa avete detto in concreto ai partiti di governo e a quelli di opposizione? Un clima politico ambivalente, nel quale molti si sforzano per rispondere alle esigenze dei cittadini, alle domande di trasparenza, sviluppo, bene comune. Secondo me ci sono altri esponenti politici che, ‘di fatto’, preferiscono proseguire nella campagna elettorale di un anno fa. Abbiamo chiesto a tutti, come lo dimostra il nostro documento finale, di fare un passo in avanti per il bene del Paese. C’è chi ha accolto il nostro invito e chi invece lo ha rifiutato. Nel rispetto della Costituzione albanese, delle sue sentenze inappellabili e sotto la prestigiosa e autorevole guida del Presidente della Repubblica Topi, spero che anche coloro che oggi boicottano il Parlamento, domani possano portare il loro contributo nelle istituzioni parlamentari. La nostra piattaforma riconosce la necessità di una commissione d’indagine, della collaborazione bi-partisan, etc. È irragionevole e inspiegabile il giudizio negativo sulla piattaforma che abbiamo proposto.Pensa che la crisi attuale sia in qualche modo un impedimento per le aspirazioni europee del paese delle aquile?
Penso che una vera accettazione dei principi che guidano la democrazia e un reale rispetto della volontà del popolo albanese e delle elezioni di giugno imponga la fine del boicottaggio. Il PS per rispetto ai suoi elettori e all’intero popolo albanese dovrebbe perciò rientrare in Parlamento, rimanervi contribuendo ai lavori dell’Aula e della Commissioni. Il Parlamento è il luogo principale della rappresentanza popolare, nel Parlamento si propongono le diverse soluzioni ai problemi del Paese ma anche si persegue uniti il bene comune. Alla luce della vostra visita, lei pensa che l’opposizione entrerà in parlamento, oppure proseguirà la sua battaglia per la riapertura delle urne?
Non penso e spero che non sia così. Certamente le procedure tecniche previste per la liberalizzazione dei visti dei passaporti verranno valutate positivamente e spero che nessuna parte politica voglia rallentare, con il proprio atteggiamento, il riconoscimento dello status di paese candidato dell’Albania all’Ue nei prossimi mesi. Chiunque con il proprio atteggiamento rallenterà l’entrata dell’Albania nella Ue se ne assumerà tutte le responsabilità storiche di aver danneggiato l’intero Paese e le sue giuste aspirazioni.Spesso in Albania si da troppo risalto al ruolo del fattore internazionale per quanto riguarda i problemi albanesi, che idea si è fatto durante la sua visita?
È giusto dare la propria importanza alle opinioni internazionali e alle valutazioni degli organismi europei. Perciò gli albanesi devono apprezzare la valutazione positiva delle elezioni politiche fatta da tutti gli osservatori internazionali e dovrebbero valutare positivamente anche l’autorevole Missione Presidenziale della Assemblea del Consiglio di Europa. Noi abbiamo incontrato tutti, apprezzato molto le iniziative del Presidente Topi, ascoltato le opinioni delle parti politiche e proposto una piattaforma positiva. Il boicottaggio della democrazia e del parlamento non è mai giustificabile, il nostro ‘pacchetto’ di proposte è l’unica via d’uscita che rispetti le Istituzioni democratiche, la volontà dei cittadini e la Costituzione albanese.