Sebbene non vi sia conferma ufficiale, la macellazione di agnelli in pubblica via a Tirana, probabilmente, non avverrà.A comunicarlo è l’Associazione Animal Rights in Albania nella sua pagina ufficiale di Facebook. L’ associazione animalista definisce poco chiare le notizie circolate su alcuni giornali relative proprio al paventato bagno di sangue. La questione è nata dopo che alcuni media locali hanno pubblicato la notizia che i 2000 agnelli, provenienti da altri paesi, sono privi della necessaria certificazione sanitaria. Non è neanche chiaro il presunto paese di provenienza degli agnelli. Nessuna conferma ufficiale ma neanche alcuna smentita, dicono gli animalisti albanesi. Contro il possibile evento era comunque stata lanciata una petizione che in poco tempo aveva ottenuto oltre 1000 firme a favore. A volere il sacrificio di massa è stato il primo ministro albanese Sali Berisha, che ne ha dato l’annuncio in diretta televisiva durante una delle riunioni di governo.“Per il 28 novembre – aveva detto – bisognerà preparare quintali di carne, frutta e verdura da ogni angolo del Paese, grappa e birra, dolci e una torta di quattro tonnellate da servire ai connazionali”. La decisione aveva suscitato subito incredulità mista a orrore non solo alle associazioni degli animalisti, ma anche allo stesso leader del Partito socialista all’opposizione Edi Rama. L’ emittente televisiva statunitense CNN aveva annunciato alcuni giorni fa che l’improvvisata carneficina sarebbe avvenuta nel pieno centro di Tirana nei pressi di Piazza “Madre Teresa”, di fronte allo stadio “Qemal Stafa” e all’Hotel Sheraton, accanto al popolare ristorante per famiglie,”Kolonat”, e a pochi metri di distanza dal Politecnico di Tirana, dall Centro di Studi Albanological e dalla University of Arts.