Provate a tracciare una mappa politico-istituzionale dello Stato albanese e delle trasformazioni che hanno subito le sue istituzioni in queste ultime settimane; ciò che ne uscirà sarà una cartina politica monocroma tutta dipinta in blu, un profondo e triste blu che spesso riporta in mente le blue note, intervallo di quinta diminuita considerata dall’armonia classica come dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di “musica stonata”.“Stiamo parlando di quel blu che non apprezzavano nè i greci nè i romani perché era il colore degli occhi dei barbari, quindi non un colore nobile. Cyanos, il blu greco, è il colore della sofferenza: “cianotico” è una persona pallida, sofferente. Coeruleus, il latino azzurro, è un’altra parola per dire bianco; infatti il vocabolo serve a descrivere il colore della cera. Inoltre il Blu non veniva considerato un colore a sé stante, ma variazione ora di bianco, ora di verde, ora di nero. Col Cristianesimo le cose cambiano, poiché il blu diventa il colore della vergine Maria. Verrà così considerato come colore che dà serenità e invita alla calma, simboleggiando l’evasione e la pace.”In politica il blu è usato, nella maggior parte dei Paesi, per indicare i partiti conservatori. Ciò non accade negli Stati Uniti, dove tradizionalmente il blu è il colore non ufficiale del Partito Democratico. In Albania la questione è molto diversa. Il Blue è il simbolo del Partito Democratico che è un partito Conservatore affiliato al PPE. Sul piano ideologico è un partito che ha poco a che fare con il Cristianesimo Democratico e ancor di meno col Conservatorismo dei partiti popolari europei, ma comunque si ritiene un partito di destra.
Il Partito Democratico domina la scena politica del paese da più di vent’anni. E’ l’unica forza politica che è riuscita a rafforzarsi col passare degli anni trasformando lo Stato da sistema semplicemente corrotto a sistema sofisticato di dominio fondato sulla paura del licenziamento e dell’emarginazione. La paura come totale controllo sulle istituzioni e sulla società.
Per molto tempo la corruzione ha tenuto in piedi lo Stato senza l’aiuto della legge e del forza politica. Negli ultimi anni però la corruzione all’interno dello stato si e trasformata, convivendo pacificamente con la legge e col potere politico ha reso di fatto impossibile un’alternanza politica e ha creato di conseguenza non poche volte gravi crisi politico-istituzionali.
Le ingiustizie e il dolore che il popolo albanese ha subito in vent’anni di transizione verso la “democrazia” portano quasi tutte il marchio inconfondibile del PD e del suo leader indiscusso. Le facce dei politici non sono mai cambiate e hanno tutte il colore del cyanos greco, il colore dell’uomo pallido e sofferente. Ma loro se ne fregano, neanche da malati e incapaci se ne vogliano andare via.
Così facendo tutto si ricopre del loro pallido, tutto prende la forma della loro estraneità rendendoci avversi verso tutto quello ciò che è giusto. Loro non sembrano dei nostri.
La realtà prende il colore degli occhi degli invasori barbari, degli stranieri non voluti. Si stanno prendendo tutto, le nostre terre, i nostri diritti, le nostre libertà, il nostro futuro; si stanno prendendo tutto quello che loro non è mai stato. E’ successo con la Presidenza della Repubblica qualche settimana fa. Lo stesso colore pallido ha ricoperto il Parlamento e il suo Presidente. La Corte Costituzionale lo diventerà. Il Primo Ministro, di lui non ne parliamo; lui è sempre stato blu. La Procura Generale non si sa se sia già blu ma ben presto lo diventerà. La Magistratura è blu. I Servizi Segreti lo sono diventati qualche giorno fa. E’ cosi via con tutte le istituzioni importanti dello Stato.
Tutto in apparenza sembra così chiaro e tranquillo. Il blu dona sempre questa sensazione di pace e tranquillità. Noi pero dobbiamo stare sempre attenti perché nel profondo essa nasconde una grande forza distruttiva ed il vero problema risiede nel fatto che per ora nessuno vuole realmente mischiare troppo le acque per vedere quanto sporco vi si nasconda.
L’opposizione intanto cerca di mettere i bastoni tra le ruote ma senza raggiungere il risultato auspicabile. La logica della tirannia della maggioranza sta funzionando alla perfezione; non è rimasto più nulla da inglobare dentro la legge ferrea della maggioranza che vuole ad ogni costo l’omogeneità e la distruzione di ogni opposizione.
L’ultima opposizione che il Partito Socialista ha fatto, quella sulla questione dell’ immunità, è risultata giusta, provate solo a pensare a cosa sarebbe successo se fosse stata tolta l’immunità.
Perciò in un supposto regime democratico in cui tutti i poteri sono nelle mani di una sola persona, proteggersi e RESISTERE è l’unica via possibile.