L’ulteriore arricchimento dei ricchi e l’ulteriore impoverimento dei poveri sembra non essere solo una leggenda metropolitana in Albania. La realtà in questione viene facilmente percepita per le strade di ogni città o villaggio del Paese, ma sono i dati quelli che lo rendono credibile e danno un quadro più completo di questa situazione.L’Albania oggi, importa beni di lusso come gioielli, pietre preziose, perle, ecc..più di un anno fa. Questa cifra arriva proprio in un momento in cui i dati ufficiali indicano un aumento di diverse migliaia del numero delle famiglie povere. La società albanese si sta polarizzando sempre di più.
Ma come si deduce questa realtà in cifre?
Da una verifica dei dati della Direzione Generale delle Dogane sugli indicatori delle importazioni si rileva che durante otto mesi di quest’anno il paese ha importato diversi milioni di euro in più in beni di lusso rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’aumento è sia in valore che in quantità, cosa che evita la possibilità del aumento del valore a causa dei cambiamenti dei prezzi nei mercati esteri.
Iniziamo con le pellicce. L’ importazioni delle pellicce hanno avuto una forte fluttuazione negli ultimi cinque anni. Durante il periodo di gennaio-agosto 2007 è noto di essere stato importato 5 tonnellate di pellicce naturali ed artificiali, nel 2008, sono state importate 10 tonnellate. Nel frattempo, l’importazione di questo prodotto è stato notevolmente ridotto negli anni 2009-2010 nei quali sono state importate rispettivamente 2 e 3 tonnellate. L’importazione è fiorito ulteriormente quest’anno, anzi si è raddoppiato. Dall’agosto 2011, l’Albania ha importato 6 tonnellate di pellicce.
Passiamo alle pietre preziose e semipreziose,alle perle,ai metalli preziosi, ai gioielli, ecc. La loro importazione è aumentato costantemente, tranne che nel 2009. Nel 2007, l’Albania ha importato 83 tonnellate di pietre e metalli preziosi, includendo gioielli con un valore di 156 milioni leke. La quantità aumenta nel 2008, raggiungendo 112 tonnellate per un valore di 589 milioni leke. Nel 2009 l’importazione di beni di lusso ha subito una diminuzione segnando 98 tonnellate per un valore 328 milioni leke. Questa attività ritorna a rifiorire nel 2010, importando 99 tonnellate per un valore 415 milioni leke.
Si evidenzia un maggior aumento sia in quantità che in valore nelle importazioni di quest’anno. Nei confini albanesi entro la fine di agosto 2011 sono entrati ben 113 tonnellate di pietre e metalli preziosi, perle, gioielli, ecc.,. Questa, finora, è la più grande quantità che sia mai stata importata per un valore di 442 milioni leke.
I diamanti, le pellicce di animali, e i gioielli con metalli preziosi hanno generalmente acquirenti con una buona situazione finanziaria,ma nel fra tempo sono un “frutto proibito” per il resto della società, che deve mandare avanti il mese con il solo stipendio, con la pensione, il denaro inviato dai familiari in immigrazione o dal sostegno sociale.
Le importazioni di pietre e metalli preziosi
Fanno parte della lista di questi beni le pietre preziose, i metalli,i gioielli rivestiti in oro o in argento, ecc. Un significativo aumento ha avuto anche l’importazione di pellicce naturale o artificiale durante gli’otto mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo di un anno fa
Gennaio-agosto 2007 83 tonnellate
Gennaio-agosto 2008 112 tonnellate
Gennaio-agosto 2009 98 tonnellate
Gennaio-agosto 2010 99 tonnellate
Gennaio-agosto 2011 113 tonnellate
Caso Basha: 11.500 € un anello di diamanti
“L’abbiamo comprato perché il mutuo era più conveniente che l’affitto – disse Lulzim Basha durante una trasmissione televisiva quando gli venne chiesto riguardo all’ acquisto di una casa in Olanda e di alcune manipolazioni abbastanza evidenti nelle sue dichiarazioni dei beni quando la famiglia Berisha lo portò nel 2005 dal Kosovo e lo catapultò in politica. “ Il Secolo”,pubblicò a quei tempi decine di articoli che sollevarono questioni alle quali il PM del Comune di Tirana non ha ancora dato risposta.
Quando disse di aver acquistato la casa dalla necessità per risparmiare i soldi del prestito,abbiamo dato un‘occhiata alla sua prima dichiarazione dei beni dove elenca i beni acquistate durante il 2002 e 2003. In questa dichiarazione c’è qualcosa che non quadra con il suo bisogno di risparmiare. Il prestito viene ottenuto nel dicembre del 2001 e si sa che i primi due anni sono i più difficili, soprattutto per coloro che hanno bisogno di risparmiare. Ma secondo le dichiarazioni di Basha vediamo che proprio i mesi successivi al prestito sono state pieni di acquisti sfrenati. La dichiarazione sottoscritta dallo stesso Basha nel mese di ottobre del 2005 mostra che dopo aver ottenuto un prestito di circa 200 mila euro per la casa in Olanda Basha spende in Albania circa 400 mila euro per acquistare tre appartamenti dei quali uno a Durazzo e due a Tirana.
Una casa a Tirana del valore di 205.000 dollari nel 2003. Un’altra casa a Durazzo del valore di € 33.000 nel 2005. Durante lo stesso periodo nel quale “stava pagando il prestito in Olanda ” comprò un altro appartamento a Tirana del valore di 62 mila dollari e dopo di questa una Mercedes-Benz dal prezzo (dichiarata da lui stesso) di 72 mila euro. Pensate che è solo questo? Assolutamente no. “Nell’suo miglior’interesse” – così come si sarebbe espresso il presidente del Consiglio Berisha nel 2003, il signor Basha, secondo la sua dichiarazione dei beni, compra un quadro dal valore di € 6.500, un orologio di € 5.200, un altro orologio di € 4.500 e la”ciliegina sulla torta”, nel 2003, il signore cosi detto “mutuatario in difficoltà” compra un anello con diamanti dal valore di € 11.500 Per chiudere in bellezza, nel 2004 acquista un servizio in porcellana che costò € 6.800
La disuguaglianza, 4% degli albanesi costituiscono 55 % dei depositi bancari
Il fatto che il 4 % degli albanesi costituiscono più della metà dei depositi bancari non è casuale. Sopratutto, se a questo indicatore aggiungiamo il numero crescente di famiglie povere da un lato, e il lusso crescente di un numero limitato di cittadini dall’altra.
Nella sua relazione annuale l’Agenzia assicurativa dei depositi ha pubblicato un interessante serie di indicatori. Secondo questa relazione, solo il 4 per cento dei depositanti nelle banche, costituiscono il 55 per cento del liquido bancario. D’altra parte, il 96 per cento del numero di coloro che hanno almeno un deposito in banca, costituiscono meno della metà del totale dei depositi bancari. Riportate così, queste cifre riflettono chiaramente la grande differenza tra gli strati della società albanese, ma piuttosto come lo si tradurrebbe in numeri?
L’agenzia riferisce che entro il 2010 hanno depositato denaro in banca in tutto 1,466.000 di persone. D’altra parte secondo l’Associazione delle banche per il 2010 il totale dei depositi è stimato in circa 816 miliardi di leke o 8 miliardi di dollari.
Se facciamo riferimento agli indicatori dell’ Agenzia assicurativa dei depositi, viene stimato che 58 640 depositanti costituiscono il 55 per cento del totale dei depositi,e in termini monetari si traduce in circa 4,4 miliardi di dollari. D’altra parte, 1.407.360 depositanti hanno anche la parte restante, cioè circa 3,6 miliardi di dollari. Se facessimo una media,si stimerebbe che il 4 per cento dei depositanti dovrebbero avere sui 75 mila dollari ciascuno, mentre il resto 96 per cento sui 2 557 dollari ciascuno.
Altri 31 500 nuovi poveri nel 2011
Il numero delle famiglie povere ha subito una crescita anche quest’anno.
Gli indicatori del Ministero del Lavoro riferiscono che al regime di assistenza sociale sono stati aggiunti altre 7 000 famiglie nel corso del 2011, aumentando ulteriormente il numero di coloro che sopravvivono grazie all’assistenza sociale. In totale, si stima che siano in circa 104 mila le famiglie in tutto il paese che beneficiano dal sistema di assistenza sociale. Rispetto al 2008, il numero di famiglie in bisogno ha subito un incremento di circa 10 700 famiglie nel corso di 3 anni.
Dai dati appare chiaro che il maggior numero di poveri è aumentato nel corso del 2011. Dal INSTAT (Istituto di Statistica) risulta che una famiglia albanese è composta in media da 4,5 persone. Moltiplicato per il numero di famiglie che attualmente ricevono assistenza economica dai fondi del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali,viene stimato che il numero dei poveri in Albania sia di almeno 468 000 persone. Se questa media (4.5) lo moltiplichiamo con il numero delle nuove famiglie che hanno accesso al sistema di assistenza sociale, deriva che il numero di persone colpite è in media
31 500 persone. Questa è una cifra calcolata in maniera meccanica, tuttavia, mostra in cifre il complessivo livello economico degli albanesi.
Articolo di Emirjon Senja. Pubblicato sul quotidiano Shekulli del 29 novembre 2011. Titolo originale “Polarizimi social: 31 500 të varfër të rinj, 113 ton ar dhe bizhu të importuara”.
Tradotto per AlbaniaNews da Irena Kulla.