Nel mercato albanese c’è un interesse crescente per il sistema italiano d’offerta specializzata sia nel settore delle energie rinnovabili che in quello delle tecnologie per l’ambiente e l’edilizia sostenibile.
Come si legge nel rapporto congiunturale elaborato dall’Istituto italiano del commercio estero, accanto alle piccole imprese operative nei tradizionali settori d’investimento (edile, tessile e calzaturiero, servizi), si stanno affacciando gruppi industriali di medie e grandi dimensioni attratti dalle prospettive di sviluppo nei settori dell’energia (idroelettrico, eolico, termoelettrico, biomasse, reti di interconnessione, cementifici) e delle infrastrutture (porti, viabilità stradale e ferroviaria). Allo stato attuale ci sono numerosi progettiin corso di realizzazione o di prossimo avvio nel campo strategico dell’energia (in primo luogo idroelettrica e eolica, ma anche rinnovabili e gas) che coinvolgono importanti realtà imprenditoriali italiane ed il cui valore complessivo si aggira intorno ai 5 miliardi di euro. Secondo il rapporto congiunto del Ministero italiano degli Esteri, la privatizzazione della società elettrica nazionale, la realizzazione nell’area di Valona di un grande distretto energetico, potenzialmente sostenuta dall’ambizioso progetto di una condotta per greggio e gas dal Mar Caspio al Mar Adriatico, consolidano le prospettive di sviluppo nel settore, e quindi d’investimento. Particolare attenzione, sempre secondo l’Ice, meritano le linee guida e di indirizzo sviluppate dal Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Energia albanese, contenute nel documento “Strategia per lo Sviluppo del business e degli investimenti 2007–2013”. La mission consiste nell’orientamento delle politiche di governo verso la crescita e lo sviluppo dinamico dell’imprenditoria, della produttività e della concorrenzialità del business, nell’incentivazione e nell’orientamento degli investimenti, nel miglioramento dell’efficienza della gestione dei fonti di finanziamento, delle risorse umane e naturali (dal petrolio alle risorse idriche). Nell’ultimo decennio, l’Albania ha avviato una serie di riforme, politiche e economiche, che ambiscono a trasformare un’economia pianificata e centralizzata in un’economia aperta e di mercato puntandoprincipalmente sulla privatizzazione dei vari settori economici e la promozione degli investimenti stranieri. In questa cornice si è tenuta a metà ottobre, nel centro commerciale Citypark alle porte di Tirana, la fiera specializzata della Green Economy, organizzata dalla Fiera del Levante Servizi (che beneficia del sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico nelle iniziative di interscambio socio-economico con l’Albania e la Macedonia attraverso il progetto Amico-11, ideato e gestito da Fiera del Levante Servizi). Una due giorni dedicata a sondare il mercato albanese, attraverso incontri diretti e riservati tra gli operatori. EcoBizExpo Tech, che si è successivamente spostata a Skopje, ha dedicato spazi espositivi, workshop specializzati e incontri d’affari con i decisori d’acquisto governativi e gli esperti del settore tecnologico-ambientale.
Elvin Mehilli, consigliere del ministro dell’Economia della Repubblica di Albania definisce così l’importanza degli incontri tra imprese italiane ed imprese e istituzioni albanesi: “Sono iniziative molto utili ma non nel senso teorico del termine, bensì in quello pratico perché le imprese italiane e le nostre istituzioni hanno l’opportunità, in questi incontri, di discutere praticamente delle varie opportunità che ci sono in Albania per imprese italiane. Vorrei sottolineare che abbiamo alcuni settori molto interessanti per sviluppare nuovi investimenti e aprirli alle imprese italiane”. Innanzitutto il settore energetico, in cui adesso ci sono molte opportunità per le imprese straniere: “L’Albania sta investendo fortemente in questo settore. Ma anche l’estrazione mineraria ci interessa molto. Quest’anno abbiamo ultimato, come ministero dell’Economia, il quadro legislativo e normativo del comparto e stiamo bandendo le gare per chi vorrà partecipare. Vorrei invitare tutte le imprese italiane a investire in Albania”.
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