È iniziato Lunedì a tarda sera il processo che vede imputato il leader del LSI, partito attualmente al governo e in coalizione con il PD di Berisha. Le decisioni preliminari, prese dall’Alta Corte albanese, sono tutte contro Meta.
Il tutto era iniziato quando Dritan Prifti, un deputato del LSI, dopo una scissione interna al partito, aveva consegnato alla televisione albanese Top Channel un video registrato da lui nella quali si vedrebbe l’allora vice primo ministro Meta fare pressioni verso Prifti per favorire alcune aziende “amiche” ad avere appalti pubblici.
I giudici dell’Alta Corte hanno amesso questo video tra le prove dell’accusa. Decisioni coraggiosa e essenziale in quanto il processo si baserà essenzialmente su questo video. La difesa di Meta aveva chiesto di non includerla tra le prove in quanto registrata illegalmente, per di più verso un ministro e deputato che godeve dell’immunità quando il video è stato registrato. Poco dopo la pubblicazione del video infatti Meta aveva dato le dimissioni rinunciando così alla sua immunità.Richiesta che è stata rigettata dalla Corte che ha così amesso il video tra le prove.
La seconda richiesta degli avvocati di Meta riguardava invece l’esaminazione del video. In mancanza di strutture adatte il video era stato esaminato da esperti stranieri che avevano garantito la sua verità, sostenendo quindi che non era stata ne manomessa ne modificata. Gli avvocati difensori hanno chiesto di rifare questi test in quanto la stessa era stata chiesta prima del processo e quindi, secondo loro, togliendo alla difesa la possibilità di esporre le sue ragioni. Richiesta che è stata accolta dalla Corte che però non ha ancora individuato esperti albanese per esaminare il video. La Corte ha stabilito anche la data della prossima udienza che si svolgerà il 22 luglio dove saranno sentiti i primi testimoni. E il primo è proprio Dritan Prifti, il deputato che ha consegnato il video. Dopo di lui saranno sentiti anche una serie di imprenditori albanesi, tra i quali Rezart Taçi.
Dopo il caso Beqja quindi, nel quale la Corte Costituazione ha ritirato il mandato a un parlamentare, la giustizia albanese si prepara ad esaminare un altro caso ad alta valenza politica. E i segnali, almeno per adesso, indicano che la giustizia intende andare fino in fondo.
È iniziato Lunedì a tarda sera il processo che vede imputato il leader del LSI, partito attualmente al governo e in colazione con il PD di Berisha. Le decisioni preliminari, prese dalla Corte albanese, sono tutte contro Meta.
Il tutto era iniziato quando Dritan Prifti, un deputato del LSI, dopo una scissione interna al partito, aveva consegnato alla televisione albanese Top Channel un video registrato da lui nella quali si vedrebbe l’allora vice primo ministro Meta fare pressioni verso Prifti per favorire alcune aziende “amiche” ad avere appalti pubblici.
I giudici dell’Alta Corte hanno amesso questo video tra le prove dell’accusa. Decisioni coraggiosa e essenziale in quanto il processo si baserà essenzialmente su questo video. La difesa di Meta aveva chiesto di non includerla tra le prove in quanto registrata illegalmente, per di più verso un ministro e deputato che godeve dell’immunità quando il video è stato registrato. Poco dopo la pubblicazione del video infatti Meta aveva dato le dimissioni rinunciando così alla sua immunità.Richiesta che è stata rigettata dalla Corte che ha così amesso il video tra le prove.
La seconda richiesta degli avvocati di Meta riguardava invece l’esaminazione del video. In mancanza di strutture adatte il video era stato esaminato da esperti stranieri che avevano garantito la sua verità, sostenendo quindi che non era stata ne manomessa ne modificata. Gli avvocati difensori hanno chiesto di rifare questi test in quanto la stessa era stata chiesta prima del processo e quindi, secondo loro, togliendo alla difesa la possibilità di esporre le sue ragioni. Richiesta che è stata accolta dalla Corte che però non ha ancora individuato esperti albanese per esaminare il video.
La Corte ha stabilito anche la data della prossima udienza che si svolgerà il 22 luglio dove saranno sentiti i primi testimoni. E il primo è proprio Dritan Prifti, il deputato che ha consegnato il video. Dopo di lui saranno sentiti anche una serie di imprenditori albanesi, tra i quali Rezart Taçi,
Dopo il caso Beqja quindi, https://www.albanianews.al/rubrica/1940-ilir-beqja nel quale la Corte Costituazione ha ritirato il mandato a un parlamentare, la giustizia albanese si prepara ad esaminare un altro caso ad alta valenza politica. E i segnali, almeno per adesso, indicano che la giustizia intende andare fino in fondo.