Nel 2007, il governo albanese approvò una delle riforme più incisive sull’economia albanese relativa a un’aliquota fissa sui ricavi del 10%. Nonostante questa riforma fu ampliamente dibattuta anche a livello internazionale, per i primi due anni contribuì a aumentare le entrate dello Stato albanese del 20%, grazie anche a un incremento dei prezzi all’epoca.
Ma l’epoca d’oro per il bilancio dello Stato finì prestoe dal 2008 l’aliquota fissa cessò di realizzare un surplus di entrate per le casse dello Stato. Mentre il governo non era in grado di aumentare le entrate, le spese aumentavanoin continuo,sia da fattori elettorali che dalla crisi finanziaria mondiale, mettendo le finanze del governo in seria difficoltà.
Le entrate pubbliche aumentarono di37 miliardi ALL, invece le uscite quasi il doppio. Il governofinanziò la differenza tramite prestiti, aumentandocosi il debito dello Stato Albanese.L’aliquota fissa del 10% non è l’unico motivo dell’aumento del debito pubblico.Si pone la domanda: chi è il vero responsabile del forte indebitamento dell’ Albania? L’aliquota fissa del 10%, o le spese elettorali? Gli analisti delgoverno hanno ammesso che la tassa del 10% non è in grado di gestire un livello di spesa superiore al 30% del PIL e nel momento in cui il governosi trova nell’ impossibilità di coprire la spesa pubblica sostenuta con le proprie entrate ,fa ricorso all’indebitamento. Nel corso del 2009, le spese hanno raggiunto il 34% del Pil. È questo un caso isolato, o una tendenza che non può essere fermata? Oltre l’80% delle spese del bilancio pubblico sono spese correnti, che coprono gli stipendi, le pensioni, i servizi di protezione sociale e gli interessi del debito pubblico. A partire dal 2007, le spese dello stato, prevalentemente costituite dalle pensioni, aumentarono di oltre 46 miliardi ALL. Le finanze dello Stato hanno recentemente sentito di un altro fattore: l’autostrada Durazzo-Kukes, il costo della quale continuerà ad essere una voce rilevante per il bilancio nei prossimi tre o quattro anni.Neiprimi cinque mesi di quest’anno, Bechtel Enka, l’azienda che gestisce i lavori del tunel, ha richiesto al governo ulteriori 100 milioni di dollari.
In queste condizioni, la crescita economica del paese sta rallentando, come è successo negli ultimi tre anni, e la situazione finanziaria peggiora. L’ultimo obiettivo che si è posto lo Stato è risanare la finanza pubblica senza aumentare le tasse. Come dalle conclusioni del Fondo Monetario Internazionale, quest’anno l’Albania sarà tenutaad attuare una delle tre misure dolorose: congelare gli stipendi e pagamenti, diminuire gli investimenti pubblici o aumentare le tasse. Queste tre misure però, hanno un elevato costo politico ed economico.
Note: ALL – Lek Albanese