Il progetto è ancora un cantiere sulla carta ma Albania e Puglia potrebbero essere presto legate da un cavidotto lungo 320 km.
La Regione Puglia ha appena autorizzato la realizzazione di un impianto per la trasmissione ad alta tensione di corrente continua. Alla società Biopower Green Energy Shpk di Tirana ha rilasciato l’attestazione di compatibilità paesaggistica in deroga per la costruzione e l’esercizio di un collegamento, in cavo marino e terrestre, che gestirà due linee da complessivi 1000 Mw tra la stazione elettrica di Manfredonia (Foggia) e Kallmet nella prefettura di Lezhe. Dopo il via libera comunale, l’intesa regionale (che dà il via anche ad opere e infrastrutture tra la stazione elettrica di Manfredonia e il confine di Stato) è necessaria per ottenere l’autorizzazione unica che rilascia il ministero dello Sviluppo Economico (procedimento iniziato nel dicembre 2009) d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Il progetto prevede l’interconnessione in corrente continua a 400-500 kV tra Italia ed Albania (che lo ha già autorizzato) e si propone come “di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità”. Per l’immissione sulla rete italiana dell’energia trasportata dal cavidotto sottomarino, Terna Spa (a cui è affidata la progettazione dell’opera finalizzata all’ottenimento delle autorizzazioni ministeriali e regionali) ha già individuato una soluzione tecnica di connessione. Prevede l’allacciamento alla rete di trasmissione nazionale attraverso una nuova stazione elettrica di smistamento a 380 kV a nord della Puglia fra Manfredonia e Zapponeta. La società, che in Italia è responsabile della trasmissione dell’energia elettrica, considera i Balcani “area di sviluppo strategico di maggior interesse” sia per l’apertura del governo agli investimenti privati nel settore, sia per la vicinanza geografica a cui corrisponde la possibilità di interconnessioni via cavo sottomarino che per l’abbondanza elettrica dovuta tanto alle fonti rinnovabili quanto a quelle idroelettriche.
Biopower Green Energy Shpk appartiene al gruppo Marseglia, una delle prime aziende italiane nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con oltre 550 milioni di euro di fatturato. La società di Monopoli (Bari) è stata la prima al mondo nella produzione di energia verde da biomasse liquide su scala industriale. All’estero investe prevalentemente nei Balcani dove ha firmato una dichiarazione d’intenti per la realizzazione del polo energetico di Lezha. In base all’accordo di programma tra il governo italiano e quello albanese sottoscritto nel 2008, il gruppo sta realizzando un progetto in campo energetico nella regione di Lezhë, che prevede la costruzione di una centrale alimentata da biomasse liquide della potenza di 135 MWe con un investimento di circa 150 milioni di euro e la costruzione di due parchi eolici della potenza di 234 Mwe con un investimento di circa 250 milioni di euro per un totale, in impianti di produzione di energia verde, di circa 400 milioni. Il progetto si completa con l’interconnessione delle reti di alta tensione dall’Albania all’Italia attraverso cavidotti sottomarini, posati nel Mar Adriatico tra la costa albanese e quella italiana e stazioni di conversione per un investimento di circa 600 milioni di euro. Oltre alle opere sul terreno pugliese, il collegamento energetico prevede in particolare 2 linee in corrente continua, parte in cavo terrestre e parte in cavo marino, e un tratto in cavo sottomarino di circa 51 km nelle acque territoriali italiane ma con uno sviluppo complessivo di circa 320 km che, raccorderà il litorale di Manfredonia (a poche decine di metri dalla foce del torrente Cervaro) a quello albanese in località Kallmet (Lezhë), dove verranno posizionati analoghi giunti terra-mare. L’investimento complessivo per il progetto albanese sarà di circa 1 miliardo di euro.