“Chi ama la cultura, desidera conoscere anche tutte le altre culture, quindi sconfigge il disaggio sociale delle persone”. C.
A.
Il 21 novembre si svolge a Pistoia la Giornata internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà, promossa e organizzata dal Centro Studi “G. Donati”, per il conferimento del “Premio Internazionale per la Pace” 2010 a Bamir Topi, Presidente della Repubblica di Albania, e ad altri 5 personaggi d’importanza nazionale e internazionale, Pietro Grasso (Procuratore Nazionale Antimafia), Don Luigi Ciotti (Fondatore Associazione “Gruppo Abele”), P. Aldo Sarotto (Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo”), Luigi Cardini (Pres. Naz.le Gruppo Donatori di Sangue Fratres), P. Hugo Rios (Fondazione Pediatrica di Kimbondo, Rep. Dem. Congo), Gruppo Musicale “Gen Verde” (Espressione artistica del Movimento dei Focolari). L’idea, afferma il Presidente del Centro Giancarlo Niccolai, è quella di promuovere il messaggio di un “impegno per la pace ed amplificarlo”.
Alla cerimonia che si svolgerà nella Cattedrale di San Zeno, in Piazza Duomo a Pistoia, alle 15.30, saranno presenti anche il Vicepresidente del Senato della Repubblica Vannino Chiti, l’Ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia, Llesh Kola, l’Ambasciatore della Repubblica di Albania presso la Santa Sede, Rrok Logu. Verrà conferito anche la bandiera europea in segno d’auspicio per l’avvicinamento dell’Albania all’Europa. Tra le motivazioni del Premio si ricorda che il Presidente della Repubblica d’Albania è la massima carica istituzionale che meglio rappresenta il popolo albanese, e che durante la sua carriera “ha promosso ampie riforme sociali, rafforzato la democrazia, contribuito alla libera coesistenza delle etnie presenti nel Paese, favorito l’inserimento dell’Albania in più ambiti della comunità internazionale, e alimentato le relazioni economiche e sociali del suo Paese con l’Italia”. La stessa onorificenza è stata data nel 1995 anche Madre Teresa di Calcuta e nel 1999 a Ibrahim Rugova, come anche ad altri personaggi noti quali Enzo Biagi nel 1988, Abbé Pierre nel 1996, Shimon Perez nel 1997, Arpad Goncz, Presidente della Repubblica d’Ungheria nel 1998, durante gli anni 2000 a cariche istituzionali come il Direttore generale della FAO, l’Alto Commissario per i Rifugiati, il Presidente Internazionale dell’UNICEF, a rappresentanti antimafia e antiterrorismo italiani, come anche ad artisti quali Alberto Sordi nel 2000 e Sandra Mondaini nel 2002. Nella stessa mattinata verrà dato anche in via Speciale il Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia “Giorgio La Pira” a Cezarin Toma per la poesia “Noi”. Lo stesso premio di segnalazione speciale verrà dato anche a Francesca Grasso con il racconto “Ama e fa’ ciò che vuoi” (Pistoia), a Paola Costa con la poesia “E’ il mio sogno”(Cuneo). Invece, i vincitori delle sezioni principali di Narrativa e Poesia, sono tutti scrittori e poeti italiani.I premiati sono stati scelti tra le oltre cinquecento opere giunte alla Commissione del Centro Studi “G. Donati” di Pistoia.Una dignità riconquistata?Un riconoscimento del genere, seppure una grande fetta di emigrati è sfiduciata dalla politica albanese, conserva la sua importanza per i più di 10 mila albanesi residenti a Pistoia, il 4% di tutta la popolazione pistoiese e con il maggior numero di titolari di imprese individuali, ma anche per i 66 mila residenti in Toscana, e gli oltre 460 mila in Italia, ossia una intera popolazione di immigrati che consolida la sua immagine tale da essere riconosciuta con onorificenze di questa portata. Lo Stato balcanico, ancora sotto le conseguenze del suo passato drammatico, sta sperimentando eventi che cambiano e riposizionano i meccanismi di funzionamento interno e le relazioni esterne. L’Albania che fa parte della NATO e usufruirà della liberalizzazione dei visti di breve durata tra un mese, continua a vivere processi di rinnovamento istituzionale, crescita economica e classifiche importanti per il turismo internazionale (cfr. Lonely Planet ). Ricevere premi del genere che pongono le cariche istituzionali albanesi al rango di rinomati personaggi internazionali, non può che restituire alla dignità collettiva un’importante conquista, levigando quelle traccia di senso di inferiorità.Allo stesso tempo rende fiducia alla classe politica accusata di corruzione e inefficienza dalle più influenti istituzioni internazionali, fiducia che richiede in cambio un impegno continuo per essere tenuta in vita.