La maggioranza socialista del premier Edi Rama ha minacciato oggi di avviare le procedure per la rimozione del presidente della Repubblica Ilir Meta, a seguito della sua decisione di annullare la data delle amministrative del 30 giugno.
“Nell’assemblea plenaria di giovedì si terrà un lungo dibattito parlamentare dove si spiegherà come Ilir Meta ha attaccato brutalmente la Repubblica prendendo una decisione, l’abrogazione delle elezioni, non di suo compito. Spetta al collegio elettorale o alla commissione elettorale centrale revisionare legalmente quel decreto.
Ilir Meta ha perso i diritti per mantenere quel ruolo istituzionale, e il parlamento avvierà le procedure per rimuovere il presidente dal suo incarico. La parola finale toccherà sicuramente alla Corte Costituzionale, ma questo non ci impedisce di iniziare il processo.” – ha affermato Elisa Spiropali, ministro di stato per le relazioni con il parlamento.
Cosa prevede la costituzione
Tuttavia, la minaccia del partito socialista dovrebbe rimanere soltanto tale. Secondo la costituzione albanese, infatti, la rimozione di un presidente può avvenire solo in caso di gravi violazioni costituzionali; anche con un scenario bisognerebbe avere, inoltre, il sostegno di due/terzi del parlamento e di un verdetto ufficiale della Corte Costituzionale.
Il partito socialista, attualmente, non arriva a quella ‘quota parlamentare’ ma soprattutto – da un anno circa – la Corte Costituzionale albanese è fuori servizio a causa di numerosi fattori che hanno provocato una reazione a catena nella quale la più alta istituzione giudiziaria del paese continua a rimanere intrappolata.
La conferenza di Meta
Nella mattinata di oggi, il presidente Meta ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha spiegato i motivi dell’annullamento della data delle elezioni amministrative.
“Sono oggi qui davanti a voi per annullare il decreto sulla data delle elezioni amministrative. Il presidente della Repubblica è l’unico organo a poter decidere la data delle elezioni. La Costituzione prevede che deve essere il presidente a scegliere una data e che senza questa, le elezioni non si possono svolgere.
I partiti politici dell’opposizione non si sono registrati per le elezioni amministrative e questo ha portato la vita politica parlamentare a subire una grave crisi di rappresentanza. L’Albania sta attraversando una crisi costituzionale, anche la Corte Costituzionale è fuori servizio.
Esiste il rischio reale che l’Albania posso andare incontro a tensioni sociali. Il dovere primario del presidente è quello di garantire l’unità del popolo. L’organizzazione di elezioni libere è la base per una società democratica. Per questo, lo svolgimento di elezioni amministrative senza la partecipazione dell’opposizione è problematico. La nuova data verrà scelta con l’approvazione di tutte le parti in causa.” – ha dichiarato il capo di stato alla stampa.
Sondaggi
Albania News sta conducendo un sondaggio (al quale è possibile ancora partecipare) d’opinione riguardante la decisione di sabato del presidente Meta. Per il momento circa 600 votanti si sono dichiaranti contrari, 360 invece i favorevoli.
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Il secondo sondaggio invece abbiamo chiesto “La maggioranza socialista del premier Edi Rama ha minacciato oggi di avviare le procedure di rimozione del Presidente Ilir Meta già nella seduta del prossimo giovedì. E’ una decisione giusta o sbagliata secondo voi?” (vota anche tu)